Nepal, terremoto: notizie dal Timal (Kavre)

Creato il 04 maggio 2015 da Cren


Come in un film di fantascienza e con tutti che fotografavano il loro arrivo sono atterrati ieri 4 aerei americani a decollo verticale (Ospreys) , utili per raggiungere molte aree senza aiuti. L'aeroporto è allo stremo, le poche piste già vecchie, indebolite dal terremoto. Hanno deciso di non far atterrare gli aerei più grossi per evitare problemi che potrebbero bloccare la principale arteria che porta aiuti.
I governo, tramite il Prime Minister Disaster Relief Fund ha deciso di provvedere con Nrs. 140.000 (circa euro 1.100) alle famiglie con vittime nel terremoto e Nrs. 25.000 (ca. euro 250) come contributo alla ricostruzione della casa. Ovviamente è un processo lento e incasinato tanto più che non sono stati mai eletti gli organi locali, specie i VDC (village development commitee-i comuni) che dovrebbero fungere da raccoglitori delle domande e gestire le nrs 900.000 (circa euro 9.000) per affrontare l'emergenza. Come scritto in altri post,i limiti delle istituzioni sono stati parzialmente superati grazie all'impegno delle organizzazioni comunitarie (club, comitati scolastici, organizzazioni locali, etc.) sia Kathmandu che portando aiuti e gestendoli nei villaggi.
Il governo pensa di riaprire le scuole il 15 maggio (un segnale di ritorno alla normalità) ma una prima valutazione fatta dalla cooperazione inglese (DFID) stima che oltre 600 scuole siano distrutte e 1800 danneggiate, ai problemi strutturali bisogna aggiungere che tanti insegnati sono morti, altri sono tornati nei loro paesi d'origine per stare vicino alle famiglie.
Sono state trovate ancora tre persone vive sotto le macerie a Gorkha, gli ospedali di Kathmandu stano tornando lla normalità dopo il flusso enorme di feriti, i prezzi dei vegetali sono scesi del 60% (tanta gente è partita da Kathmandu e la domanda diminuisce), stanno per tornare a casa gli oltre 4000 membri dei "rescue teams" giunti da 34 paesi per i primi soccorsi fra e macerie. Rimangono operative le squadre mediche, oltre 1000 persone, giunte da 42 paesi. I bambini giocano fra le macerie, qualcuno si sposa, i contadini vanno a raccogliere il foraggio per gli animali. Rimangono bloccate parzialmente alcune strade l'Arniko verso il Tibet e il distretto di Sindhupalchowk (il più colpito dal terremoto con oltre 2800 morti) dove si è arrivati a Tatopani, quella per Melamchi (a Tipeni Bazar).
Come sempre, in occasione dei disastri, si aprono polemiche e proteste contro il governo (ovviamente) e adesso contro i media indiani, accusati di esaltare l'efficienza indiana, fare propaganda al governo di Modi e di presentarsi come i risolutori del dramma nepalese. E' stato creato su twitter addirittura un #GoHomeIndianmedia.
Nel disastro abbiamo valutato di concentrarci sull'area del Timal (Kavre, oltre 360 vittime) già dimenticata in periodi normali e anche adesso e nei villaggi sede dei progetti quali Narayanthan, Samarthali (dove non sono arrivati ancora aiuti), Thulo Parsel, Bolde Pediche, Meche, Chapakori, Sarsyukharka, dove abbiamo costruito scuole, asili, elettricità, fatto programmi sanitari e di microcredito che vorremmo non andassero perduti. Li ci vivono i Tamang, la popolazione maggioritaria nei distretti più colpiti. Salam Singh Tamang (originari di quell'area direttore della ONG locale CCD Nepal) è ora nei villaggi e riposta che il 50% delle case sono a pezzi come molte scuole, la gente vive nelle poche tende arrivate e i raccolti sono in pericolo.
2599 anni orsono nasceva Buddha, oggi si festeggia il suo compleanno (Jayanti).


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