Recensione
Ero molto scettica quando ho letto la proposta di lettura di Nephilim. Guerra in Purgatorio perché, essendo pratica del genere, ero convinta di incorrere in un cliché o in una di quelle opere la cui fine non arriva mai troppo presto; per fortuna ho deciso invece di dare una chance al giovane autore Valerio La Martire, se così non avessi fatto mi sarei persa un romanzo davvero bello, con nulla da invidiare ai volumoni stranieri di successo già collaudati nel mondo dell’urban fantasy, anzi.
Nephilim è un romanzo spettacolare che sa stare al passo coi tempi grazie a un linguaggio e a uno stile estremamente attuali; i dialoghi scorrono piacevolmente e ci fanno anche sorridere in varie occasioni, bravissimo l’autore nel sapersi adattare rapidamente, da un capitolo all’altro, a ogni diverso focus. A questo proposito, mi è piaciuto moltissimo la scelta di dedicare ogni capitolo al punto di vista di un singolo personaggio scrivendo in prima persona e dando cosi al lettore la possibilità di una visione totale degli eventi ma anche di una visione introspettiva e intima dei protagonisti della storia: abbiamo cosi una sorta di narrazione onnisciente grazie alla raccolta di singoli focus personali.
Se quindi risulta ottima la scelta di stile e di struttura dell’opera, ancora da apprezzare è la singolarità della storia che, nonostante i numerosi modelli cui siamo abituati, non è affatto scontata o banale ma particolare e accattivante e lascia sicuramente trasparire un grande lavoro di ricerca da parte dell’autore nella mitologia classica e nelle letture critiche religiose e più specificamente della Bibbia.
La storia è basata su un’instabile tregua tra due generazioni di creature sovrannaturali, gli Infernali (comunemente conosciuti come diavoli) e i Celestiali (meglio noti come angeli), supervisionata dagli Eterni, giudici supremi e detentori del libero arbitrio infernale e celestiale; non mancano poi le figure di mediazione dei demoni, degli stregoni e infine degli innocui e ignari esseri umani.
Conosciamo con rapidità i personaggi principali Jonathan e Ryan e attorno a loro altrettante figure importanti come Val e Emily o ancora Alexander e Morgan. Rivalità e vendetta sono due delle tematiche principali del romanzo, ma la componente che realmente muove e domina l’opera è l’amore. Qui faccio un’altra lode all’autore per come ha gestito il tema dell’omosessualità, giocando molto sul luogo comune secondo il quale angeli e demoni (aggiungerei io) non hanno sesso; l’ambiguità della natura sessuale delle creature, inoltre, è richiamata anche da un personaggio molto particolare e che incuriosisce il lettore (e a cui spero venga dedicato ampio spazio nei romanzi a seguire), Val o Valerie a seconda delle situazioni.
Nel romanzo ricorrono i concetti di purezza, di amore e sacrificio, e soprattutto di lotta contro gli stereotipi e contro le leggi di un fato che i malcapitati amanti sperano di raggirare per poter essere liberi di vivere e gioire dell’amore e della dedizione l’uno dell’altro. Ce la faranno? L’instabilità della loro sorte tiene il lettore letteralmente incollato alle pagine, infatti ho divorato questo romanzo, che consiglio a tutti di leggere, tanto di cappello al giovane Valerio la Martire.
Nephilim. Guerra in purgatorio è il primo volume di una trilogia e sarei davvero felice di poter leggere e recensire il seguito. 5 stelle +, direi, per un libro che merita davvero di essere letto.
Giudizio:
+5stelle+ +Dettagli del libro
- Titolo: Nephilim. Guerra in Purgatorio
- Autore: Valerio La Martire
- Editore: Armando Curcio
- Data di Pubblicazione: 2014
- Collana: Electi
- ISBN-13: 978-88-6868-048-0
- Pagine: 288
- Formato - Prezzo: brossura - 9,90 Euro; ebook - 3,90 Euro