E’ già passato un mese dal mio ultimo articolo. Un lasso di tempo troppo breve secondo me. Insomma, questo articolo mi prende ben 2 ore della mia vita, tra pensieri, cazzeggi e la scrittura e quindi due ore sprecate senza i videogiochi. Visto che però la paga ricevo per questo è simile allo stipendio di Silvio Berlusconi, posso anche permettermi di scrivere qualcosa, cosi, tanto per dirvi la mia sul videogioco e sul mondo che ne sta attorno. Insomma, sono Nerd Cat e posso tutto. Un attimo che vado a prendermi una birra.
Come ben sapete è iniziata la next gen. Una nuova epoca e un nuovo mondo per godere del mondo videoludico. Sono uscite le due ammiraglie che condurranno questa generazione verso una gloriosa salita (Wii U? Quello lo uso come poggia tazzine da caffè se lo volete sapere). Inizia di nuovo il concorso di chi ce l’ha più lungo. Li vedo già i ragazzini che sono in piazza a misurarsi e a dire che il suo è quello più lungo e largo. Cose puerili? No. Perché tutti hanno avuto il loro periodo di insicurezza dal punto di vista delle dimensioni e tutti hanno fatto questa cosa almeno una volta. I più coraggiosi diranno che non è vero, che non importa la grandezza. Questi vengono derisi di punto in bianco da tutti i ragazzi con i righelli in mano. Crescendo, però, maturando (almeno tentando) ci si rende conto che è vero ciò che disse quel povero sfigato quella sera. L’importante è il divertimento. Tutto questo centra con i videogiochi più di tutto il resto.
Il videogiocatore è una bestia molto particolare. Ama quei luoghi paludosi e pieni di ombra che tutti gli umani lasciano perdere. Gli piace la novità, ma solo se è qualcosa che potrebbe mettere in difficoltà un suo rivale (un altro giocatore). Cosi ora si tirano il letame un addosso all’altro con le console e con le loro caratteristiche e i giochi. Sento sempre questi ragazzini, che dicono “la nostra console è migliore, ha una grafica più potente, ha più giochi, ha più app, esteticamente è migliore”, manca solo che ti fa il caffè, ti stira la biancheria e fa l’amore con te. Infondo sarebbe il sogno di tutti quei ragazzini. La controparte ribatte prontalmente con alcuni discorsi scritti e memorizzati a memoria (l’unica cosa imparata a memoria oltre i vari trucchi di GTA) dimostrando l’inesattezza delle parole del “nemico”. Poi tornano a casa e tristemente si giocano qualche titolo, continuando a sparare letame sulla console rivale. Magari giocheranno a qualche esclusiva che faccia il dovere della killer app ed eccola, la pasta è pronta.
Ma insomma, siamo davvero messi cosi male? Parlo del livello cerebrale di quelle persone, che è molto basso. Davvero c’è bisogno di andare a sbandierare l’amore per la propria console in questo modo? Tra l’altro sono le stesse persone che poi criticano chi fa altrettanto con lo sport e altre passioni. Come se Microsoft o Sony li pagasse. Certo, anche i giocatori PC fanno ridere i polli quando parlano della sola potenza, come se fosse il fulcro portante di un titolo e poi finiscono per giocare agli indie con la grafica bidimensionale.
Sapete cosa farò io? Non comprerò nessuna console. NESSUNA. Perché voglio aspettare, voglio capre questa generazione poi magari prenderle tutti e due insieme, per giocarmi a tutte quelle esclusive e godermi di un Halo 5, Uncharted 4, Killzone, Quantum Break e cosi via. Insomma, mentre i giocatori medi si perderanno in chiacchiere, senza godersi un solo titolo (che reputeranno il migliore del mondo), io con diversi sacrifici potrò giocare a tutto e divertirmi. Perché ricordiamolo… è questa la cosa più importante.
Ricordiamo tra l’altro che nel 2014 uscirà anche la Steam Box, prodotta da Valve. Una macchina potente capace di far girare tutto il catalogo STEAM a 1080p a 60fps. Valve tra l’altro secondo me è una delle migliori marche per la loro presa di posizione sulle esclusive, che non ci saranno. Eccoli, i pcisti che si strappano i peli pubici a sentire un tale scempio. In realtà questa è la strategia che dovrebbero mettere in atto tutte le aziende, eliminando l’arcaico concetto di esclusiva. Infondo è abbastanza denigrante comprare 3,4 console solo per giocare a dei titolo. Un modo per uccidere il giocatore e le software house.
Pensiamo che senza le esclusive ci sarebbe più guadagno per chi sviluppa, quindi più titoli e alta qualità (quest’ultima è da mettere con la voce “magari”) e più scelta. Invece le grandi aziende preferiscono tenersi una compagnia, sfruttarla e far nascere le console war.
Mentre voi ve ne state lì a misurarvelo, io andrò a giocare. Al mese prossimo.
Dal vostro amichevole Nerd Cat del quartiere.