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“Nero, l’inchiostro” di Fabio Barcellandi

Creato il 12 maggio 2010 da Viadellebelledonne

“Nero, l’inchiostro” di Fabio Barcellandi

Non vorrei parlare di pessimismo introducendo i testi tratti dalla raccolta “Nero, l’inchiostro” (Edizioni Montag) di Fabio Barcellandi. Non vorrei perché ne ha parlato esaurientemente Beppe Costa nell’introduzione e perché pur essendo indubbio che del pessimismo è presente in questo libro, quella che Fabio Barcellandi ci offre è una riflessione sulla morte e sul male e sul sentimento d’angoscia che ci ispirano. Sentimento da cui cerchiamo di distoglierci ognuno nel modo che più gli aggrada. Il poeta se ne distoglie scrivendo? No, semmai è vero il contrario, ossia scrivendo gli va incontro, lo fronteggia senza aria di sfida, senza arroganza, piuttosto con la dignità di chi sa di essere il più debole, di chi sa che ne uscirà sconfitto, ma non prima di avergliele “cantate”. Nella poesia “IR-REALTA’” Fabio Barcellandi scrive: “mi sono costruito un caldo e accogliente nido/nell’illusione/ di poter vivere nudo sulla dura terra/ del disincanto” e in quel nido mi sembra di ravvisare la poesia che lo mette faccia a faccia “con il vero dolore che custodisco… me stesso!”. Ecco l’esserci, l’essere nati, l’essere terreni (l’irrevocabilità rilkiana dell’essere stati terreni!) è il dolore, un dolore che si riscatta nella parola e nella speranza. Parola che nella poesia di Fabio Barcellandi è ora canto sommesso ora grido, nella precisa consapevolezza che ognuno di noi è impastato di cielo e terra, di dolore e paradiso.

(Lucianna Argentino)

FUORI DAL CORO

d’altro canto

io

*

SPERANZA, DI NON ESSERLO

la disperazione è silenziosa
la diresti muta
se non conoscessi perfettamente
ogni sua singola parola
a memoria

la disperazione è calma
la diresti inerte
se non conoscessi perfettamente
ogni suo singolo movimento
a memoria

la disperazione è miope
la diresti cieca
se non conoscessi perfettamente
ogni sua singola forma
a memoria

la disperazione è acida
la diresti amara
se non conoscessi perfettamente
ogni sua singola dolcezza
a memoria

la disperazione è pacata
la diresti sorda
se non conoscessi perfettamente
ogni sua singola reazione
a memoria

la disperazione è disperata
la diresti senza speranza
se non conoscessi perfettamente
ogni sua singola speranza
a memoria

speranza
la disperazione è speranza
la diresti disperazione
se non conoscessi perfettamente
ogni sua singola speranza
a memoria

speranza
di non esserlo

speranza!

*

LA MORTE

canto

d’amore

per la vita

che’ tutta per sé la vuole

*

RESURREZIONE

dura è la vita

e ancora più duro è il viverla

con tutto il suo fardello di

pene

dolori

e sofferenze

è dunque la morte l’unica speranza?

il sollievo ultimo

e tanto agognato?

non la fine dunque ma l’inizio

*

A TUTTI I COSTI

se vero è che non tutto il male viene per nuocere

vero è anche che non tutto il bene giova a chi lo riceve

ma io scelgo di non voler trovare a tutti i costi

il bene nel male

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

la forza nella fragilità

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

la ricchezza nella povertà

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

la gioia nel dolore

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

la salvezza nella malattia

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

il sorriso nel pianto

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

una carezza in un pugno

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

l’amore nell’odio

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

l’arcobaleno dopo il diluvio

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

la quiete dopo la tempesta

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

la solitudine nella confusione

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

il silenzio del rumore

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

la pace con la guerra

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

il positivo del negativo

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

la giustificazione di un torto

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

la bellezza dell’orrore

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

la speranza nell’improbabile

scelgo di non voler trovare a tutti i costi

la vita oltre la morte

perché non vorrei ritrovarmi a tutti i costi

morto in vita

a tutti i costi

*

STILLICIDIO

ogni risveglio
un’ignara di sé
stupida
insignificante lacrima
riga il mio viso
truccando il vero dolore che custodisco
…me stesso!

*

PER AMORE, SOLO PER AMORE

dal buio

la luce uscì

più non lo vide

e fu così

che per amor

si spense

*

ANCHE

di qualunque cosa
più non si dica
… è così!

è anche così
è anche più di così
è anche più complicato di così

il male non è insito nell’uomo, ma l’uomo sa farlo e anche molto bene se vuole

il male non è insito nell’uomo, o l’uomo non saprebbe fare il bene in nessun caso
il male non è insito nell’uomo, o l’uomo non proverebbe piacere nel farlo
il male non è insito nell’uomo, o l’uomo non saprebbe distinguerlo
il male non è insito nell’uomo, o l’uomo non sarebbe responsabile delle sue azioni
il male non è insito nell’uomo, o l’uomo non sarebbe tale diversamente
il male non è insito nell’uomo, o l’uomo sarebbe un d(emon)io

il male non è insito nell’uomo, ma l’uomo sa farlo e anche molto bene se vuole

il male non è insito nell’uomo, ma anche l’uomo lo conosce, adesso

a sua immagine e somiglianza

*

VITA

un grido

fino a perder

la voce

a diventare assordante

… così

assoluto silenzio

Fabio Barcellandi (Brescia, 1968) anche se sconosciuto, non è un nome nuovo nel panorama editoriale e poetico italiano. Ha pubblicato un corpus di nove poesie nell’antologia “Il Mercante d’Inchiostro” edita da Farnedi Edizioni, un ulteriore corpus di sette poesie nell’antologia “Florilegio” edita da Lisi Editore e la silloge “Parole Alate”, poesie ispirate dall’omonima canzone di Meg, edita da Cicorivolta Edizioni. Attivo anche nella narrativa, suoi racconti sono stati pubblicati sulle riviste Macworld e Writers Magazine Italia, con la quale collabora; coopera anche con il sito di scrittura creativa Opposto.net, che si occupa di creatività, narrativa, racconti e poesia, e con Tellusfolio.it, il giornale telematico dedicato ad argomenti di attualità e cultura. Vincitore del premio Solaris edizione 2008 delle Edizioni Montag, pubblica la silloge “Nero, l’inchiostro – che tu chiami parole“. Da gennaio 2009 organizza insieme al poeta Beppe Costa i “Poeti Dallo Spazio“: occasioni d’incontro di poeti, pittori, musicisti, cantanti e attori provenienti da ogni parte dell’universo, per dare concretezza materica a una poesia che si vuole fàtica! A giugno 2009 quattro sue poesie inedite sono state inserite in “Quinto Colore”, AA.VV., Editrice M.C.Editing, la prima Antologia de “La Scrittura Creativa di Opposto”. Prix Teranova 2009 per la poesia. Suoi aforisimi sono presenti nell’agendina 2010 de “La Scrittura Creativa di Opposto”: “365 piccoli giorni“, pubblicata a dicembre 2009. Un suo racconto sarà pubblicato nel mese di giugno 2010 in “Quinto Colore racconta l’Italia“, la seconda Antologia de ”La Scrittura Creativa di Opposto”. E ora che “La scrittura creativa di Opposto” diventa casa editrice (maggio 2010),  è stato chiamato a far parte del comitato editoriale e a essere il curatore della collana di poesia alterativa “I Nei”.



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