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Nervi d’acciaio: come una filosofia dei guerrieri messicani

Creato il 19 luglio 2010 da Stampalternativa

Nervi d'acciaio di Carlo CastelliLa mia condizione mi ha portato molte volte a stare in equilibrio fra due mondi. La risposta psichiatrica o psicologica è stata l’unica che ho avuto, ma non l’ho mai fatta mia completamente. Ho sempre creduto che in quello che mi succedeva ci fosse qualcosa che andava al di là del vortice del mio pensiero, delle particolari percezioni sensoriali, di tutte le modificazioni corporee e comportamentali. Ho pensato che le realtà che sperimentavo non erano sempre dipendenti da me e non vivevano soltanto perché ero così in quel momento, ma avevano vita propria.

Erano autonome. Quasi come un pesce che guizza fuori dall’acqua e per un istante vede l’ambiente terrestre, il cielo e le nuvole, dove forse non potrà mai vivere. Ho sentito molto intensamente che c’era qualcosa di diverso in quello che mi accadeva rispetto a tutto ciò che mi avevano insegnato, ma non per questo era privo di importanza. Qualcosa che mi dava speranza, qualcosa che era in relazione con una mia parte profonda, quella che si interroga su ciò cui andrò incontro nella vita e dopo la morte: non il paradiso o l’inferno, ma qualcosa di più vicino a me, quasi alla portata dei miei sensi, solo su un piano leggermente diverso, appena sfalsato.

Questo stato mentale è ben descritto da Castaneda, che racconta come, nella filosofia dei guerrieri messicani, la realtà è costituita da più strati, uno dentro l’altro, come in una matrioska. Il passaggio attraverso questi livelli avviene per una modificazione profonda del nostro pensiero e delle nostre convinzioni: lo spostamento del “punto di unione”. A tutte le persone che hanno avuto esperienze simili alla mia, dico di non aver paura di ciò che vi sta accadendo.
L’angoscia di non essere sempre capiti, il timore per le cose strane che vi capitano, è normale. Dico anche di non essere incoscienti. “Spostarsi” tra i livelli della propria coscienza e tra i livelli della realtà può essere molto affascinante, ma anche molto pericoloso. Nel 99% dei casi si dovrà poi pagare lo scotto con una depressione intensa e rischiosa. Esistono buoni farmaci che alleviano il disagio e allungano l’intervallo degli episodi. Un buon medico, esperto, che vi sia simpatico, con cui vi troviate a vostro agio, inizialmente vi potrà aiutare. Non prendete per buono tutto quello che dice lui, ma non credete neanche che sia tutto giusto quello che pensate voi Forse un giorno si formerà una cultura che permetterà di incontrare queste realtà senza avere scompensi, realtà di cui alcune persone sentono il bisogno e che cercano, forse perché il mondo in cui viviamo le ha dimenticate.


Nervi d’acciaio - Toccata e fuga dal disturbo bipolare di Carlo Castelli
Collana Eretica
104 pagine
ISBN: 978-88-6222-134-4


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