Passeggiate spaziali intorno a un asteroide e occhiali simili ai Google glass per sostituire gli ingombranti manuali per gestire esperimenti e operazioni nelle missioni spaziali: l’astronauta Paolo Nespoli è pronto ad affrontare la sua nuova avventura.
Il Laboratorio “Aquarius”(gtresearchnews.gatech.edu)
Questa volta non lo porterà fra le stelle, ma a 15 metri di profondità nell’oceano Atlantico, a quasi sei chilometri al largo della Florida. Qui si trova l’unico laboratorio di ricerca sottomarino esistente al mondo, Aquarius, di proprietà dell’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani (Noaa) e gestito dall’Università del North Carolina, il laboratorio è utilizzato dalla Nasa nell’ambito del programma Neemo (Nasa Extreme Environment Mission Operations). “E’ l’ambiente più simile allo spazio esistente sulla Terra”, ha detto l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
“Lì – ha proseguito Nespoli riferendosi ad Aquarius – vivi come se fossi nello spazio, confinato e isolato”. Le missioni che lo aspettano sono previste in luglio e in settembre, con il coordinamento dell’Esa e dureranno circa due settimane. “In luglio sono previsti soprattutto esperimenti di scienze della vita, il cui obiettivo è soprattutto misurare il livello di stress e gli effetti dell’isolamento”.
In programma anche test di strumenti completamente nuovi per gli astronauti: “proveremo occhiali a realtà aumentata simili ai Google glass, per visionare le procedure relative agli esperimenti e alle altre operazioni a bordo della Stazione Spaziale”. Si sperimenteranno anche nuove tute per le passeggiate spaziali e strumenti di nuova generazione.
“Per me – ha detto l’astronauta – affrontare queste missioni è una possibilità per dare indietro tutto quello che ho imparato finora”. Dalle profondità dell’Atlantico si prepara il futuro dell’esplorazione spaziale anche per quanto riguarda gli obiettivi: “ogni giorno – ha detto Nespoli – sono in programma due simulazioni di passeggiate spaziali, alcune delle quali prevedono anche l’uso di un veicolo che simula una navetta spaziale per raggiungere una struttura che simula un asteroide”. Una futura missione su un asteroide è fra le possibilità considerate recentemente dalle agenzie spaziali di più Paesi, prima fra tutte la Nasa.
(ansa.it)