Mercoledì prossimo sarà pubblicata la seconda puntata della Bottega del Mistero.
Il filo conduttore dell’edizione 2015 sono le Rune, ma per il mese di febbraio sono incappato in un problema di non poco conto.
La runa della fine febbraio, di cui in teoria si dovrebbe parlare, fu malauguratamente scelta dai nazisti come simbolo per le famigerate SS. Ora, sul rapporto tra l’antico spirito germanico e il nazionalsocialismo credo che il giudizio migliore sia quello espresso da Tolkien, che di antiche rune se ne intendeva.
Si potrebbe pertanto correttamente ignorare la perversione moderna del simbolo e considerarne i significati antichi.
Credo però anche che certi utilizzi moderni, per quanto perversi, non possano né debbano essere dimenticati. Tuttavia, considerato che la fruizione di questo blog è aperta anche a lettori non parlanti italiano, non vorrei che si ingenerassero equivoci spiacevoli pubblicando quel simbolo.
Ma una soluzione elegante per uscire dall’empasse mi si è offerta. Febbraio, come ben noto, è un mese particolare, per quel suo essere il più breve dei mesi che ogni quattro anni si allunga di un giorno.
Ebbene, secondo una tradizione difficile da verificare ma estremamente suggestiva, esisteva una venticinquesima runa, oltre alle 24 canoniche. Una runa anomala e diversa dalle altre. Era la Runa Bianca, un disco di legno senza alcuna incisione, utilizzata evidentemente solo per la divinazione e pertanto sconosciuta all’epigrafia runica.
Sarà proprio la Runa senza nome a dare il tema alla prossima puntata, che sarà pubblicata su su www.illagodeimisteri.it mercoledì 25 febbraio e sarà aperta da un’immagine simbolica realizzata da Ele di Dietro l'obiettivo.
Ci sarà naturalmente anche la parte musicale, dedicata a un gruppo davvero misterioso, i Gorillaz.