Nèura: logo tratto dal dipinto Ictus di Cristiano Baricelli
Nèura – Non È Una Rivista d’Arte: www.neuramagazine.com. Quando viene alla luce un progetto come Nèura è della luce che bisogna parlare. MAE Milano Arte Expo è lieta di ospitare il testo che segue – di Anna Castellari, Silvia Colombo, Sonia Cosco e Roberto Rizzente, i quattro fondatori di Nèura – e di aprire l’angolo visuale per lasciar passare tutta la luce che questa non-rivista riuscirà a produrre. La carta d’arte e cultura ne lascia filtrare sempre meno: a parte qualche illuminante articolo, in troppi casi su giornaloni stampati si scrive per aumentare la fama di chi già ne ha, per compiacere coloro i quali possano ricambiare. >>
Internet è regno del Tanto e del Molto. Blog, cinguettamenti, Faccialibro, vantano presenze di milioni di individui che quasi partecipano alla creazione di una nuova nazione. Passiamo più ore in Faccialibro che davanti alla televisione – e questo è un bene – o a letto con qualcuno (sostiene un recente sondaggio). Si esce di meno e, paradossalmente, si parla e si scrive di più? Forse. In agguato c’è la perdita dell’esperienza sinestetica. E c’è l’appiattimento lessicale nella direzione della lingua Emoticon universale: una variante di quella Neolingua – Ingsoc – prevista da George Orwell?
Noi ci auguriamo che una non-rivista come Nèura possa spingere folle di lettori curiosi a parlare con più parole e a sentire la necessità di recarsi non digitalmente al cinema, a teatro o a una mostra dove si possa sentire l’odore dei colori e del lavoro di un artista.
NÈURA – Se Non È Una Rivista d’Arte, allora cos’è?
Sono quattro — per ora — tra giornalisti e appassionati d’arti visive, i redattori che collaborano alla stesura di Nèura – Non È Una Rivista d’Arte. Sono tutti ex colleghi di un’altra rivista d’arte contemporanea, che hanno deciso di riunirsi e creare un magazine di prospettiva.
Tutti e quattro uniti e animati dal desiderio di non dare una “rivista tra le tante”, ma di compiere uno sforzo per regalare una prospettiva seria, incisiva, di reportage.
Innanzitutto, la cadenza: settimanale, che permette quindi una seria riflessione in merito ai temi che la rivista propone. Sia per il lettore, che, soprattutto, per la redazione. Ognuno dei redattori ha modo di misurarsi con le realtà artistiche che decide di descrivere, criticare, portare all’attenzione del pubblico. Il tutto in linea con l’intenzione di approfondimento e di riflessione che questa realtà editoriale vuole comunicare.
In secondo luogo, Anna Castellari, Silvia Colombo, Sonia Cosco e Roberto Rizzente — questi i nomi dei quattro fondatori — hanno deciso di regalare al proprio pubblico differenti modalità di fruizione dei contenuti. Offrendo, quindi, sia una versione web — rintracciabile su www.neuramagazine.com — che una versione stampabile, o semplicemente sfogliabile, in PDF, alta qualità.Non solo: è anche disponibile un formato ePub, per chi già possiede un e-reader e vuole leggere Nèura ovunque. Tutti i download sono disponibili, settimana per settimana, a questo indirizzo.
Nèura ha un marchio ben riconoscibile — un logo tratto dal dipinto Ictus di Cristiano Baricelli, artista genovese tra i più talentuosi. Non solo il suo marchio, però, ha una personalità ben definita, ma anche le sue rubriche.
Nèura, infatti, è Eunomia, che traccia le linee delle politiche dell’arte, degli spazi artistici e culturali e della loro gestione. Ma è anche “Fiato d’artista”(cit. Piero Manzoni): ovvero approfondimenti riguardanti i singoli artisti, le loro mostre, la contemporaneità. E infine, Nèura è anche Nèurastenie, ovvero gli appuntamenti scelti settimana per settimana, in Italia e in Europa.
Si parla di tutto e di tutti, senza preconcetti né pregiudizi, senza schierarsi per una fazione o per l’altra in anticipo, ma analizzando l’evento, l’oggetto, il dispositivo artistico e rendendo al pubblico un servizio di analisi, riflessione e intrattenimento allo stesso tempo.
E si spera davvero che il pubblico non si annoi mai.
La NèuraRedazione per MAE Milano Arte Expo
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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Anna Castellari, Silvia Colombo, Sonia Cosco, Roberto Rizzente e Nèura tutta – comprendendo naturalmente Cristiano Baricelli, autore del logo di Nèura magazine – per la presentazione del progetto e augura un lavoro faticoso, intenso, necessario.
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