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Neurorazzi con paracetamolo - 15 Settembre 2013

Creato il 15 settembre 2013 da Valeskywalker @valeskywalker
Finite le svacanze, mi aspettavano una ventina di giorni da solo mom, interrotti nel mezzo da un passaggio al volo dell'uomo cometa: appena egli è partito, la Viatrix mi ha tenuto sveglia una notte dietro l'altra finchè il mio sistema immunitario, schiaffeggiato alle otto e mezzo del lunedì mattino dal vento gelido che soffiava nel senso contrario a quello dell'asilo verso il quale io spingevo il convoglio pedana con Viatrix e passeggino con Meraviglia riuniti, e poi arrostito alle dodici e mezzo da un sole di ventotto gradi, ha deciso facchiu' a te solo mom e al meteo varsaviese. Se nel paesello francosvizzero mi sono ammalata tre volte in cinque anni, questa è già la seconda volta in cinque mesi.
Perciò, mentre la Viatrix con perfetto senso dell'umorismo ha iniziato ad addormentarsi alle otto di sera in corrispondenza di ogni mattino all'asilo, io ho iniziato a star sveglia per la tosse e per il naso a rubinetto. Ho cercato di far finta di nulla, sono andata all'Ikea in autobus come una studentessa erasmus stagionata qualsiasi: quando perà sabato mattino il Senator si è presentato a casa, privo di montezuma e con l'aria di aver passato dieci giorni in una spa dai regimi dimagranti tremendi ma non nella giungla guineiana a prelevare campioni minerali, sono crollata con quaranta gradi sotto tre piumoni.
Ventiquattro ore dopo il Senator è ripartito e io avevo due gradi meno, ma stavo sempre uno straccio. Grazie a Dio nel paesello francosvizzero avevo più salute perchè pagare un'intero giorno l'equivalente di Goga per occuparsi delle bimbe avrebbe significato un capitale, mentre qui è stato non solo fattibile, ma più che ragionevole: tra un pisolino febbricitoso e l'altro ho anche potuto origliare cosa fa Goga con loro, così ho scoperto che gli legge un mucchio di storie, gli ripete tonnellate di nomi di oggetti,colori e numeri giocando con la frutta e la verdura della mini cucina e  li impegna con tutti gli altri giochi a rotazione, arrendendosi per pochi momenti ai cartoni animati.
Mercoledì pomeriggio a Varsavia era il primo giorno di autunno schifo, quello che piove e fa un freddo cane perchè i termosifoni sono ancora spenti. Siccome prevedevo di arrivare all'aereoporto impiegandoci quattro volte il tempo normale a causa delle limitazioni alla circolazione dovute alla protesta sindacale del secolo, mi sono scelta il taxi meno costoso della città: ekotaxi, 1,40 zl. Lo sgamo sta nel fatto che non si tratta di una società di taxi ma di una società di guardie del corpo al volante, perciò io pago a loro la corsa come un servizio di sicurezza su strada (con emissione di ricevuta regolare) ma loro sono più economici perchè non devono pagare i balzelli del comune applicati ai taxi normali. Auto station wagon confortevole per le valigie, autista angloparlante giovane e patito della guida sicura, attrezzato di seggiolini per le bimbe, quando sono arrivata mi ha anche portato le valigie dentro il terminal. Ho preso il biglietto da visita per ricontattare sempre lui e d'ora in poi qui avrò anche il mio autista, come una veva newyowkese di Paaaavk avenue.

Volo Varsavia - Malpensa del mercoledì sera. Tutti businessman italiani, qualche metà di famiglia italopolacca, una modella polacca e un ragazzo non giacca e cravatta italiano, l'unico che ha pensato di aiutarmi visto che avevo un bagaglio a mano, una bambina nell'ergo e l'altra nel passeggino e dovevo anche io raggiungere la navetta per l'aereo tre rampe di scale sotto. I discorsi che ho origliato erano tutti simpatiaportamivia e mi immaginavo la modella che pensava: si, si, saremo pure un paese di sfigati che non sanno vestirsi bene, però intanto se non veniste qua a produrre le vostre cose, a casa vostra avreste già chiuso baracca e burattini.
Malate, febbricitanti e cotte siamo infine giunte agli arrivi malpensanti o malpenseschi, che dir si voglia: e quando ho visto mio padre e ho sentito mia figlia grande gridare " ecco Babbo!" sono guarita per metà. L'altra metà grazie alle amorevoli cure e al cibo materno, che esser malate a casa di mamma è priceless|
 
Neurorazzi con paracetamolo - 15 Settembre 2013Vernissage della seconda mostra collettiva di mia mamma: la Viatrix abbastanza ripresa, alla vista della tavola inbandita ha prima osservato: "ma questo è pingere o mangiare?" e nel dubbio si è fatta fuori due fette di sacher.  Meraviglia dentofebbrosa. Io stavo ancora abbastanza uno schifo ma per mia mamma mi sono tirata e lucidata che nemmeno quando esco col Senator noi da soli, ho indossato per l'occasione uno dei vestiti di Wendy e poi, fedele al mio stile dinecessitàvirtù, ho messo su l'Ergo.
Se vi interessa comprare  per voi o per regalare degli acquerelli dai colori intensi come quelli che vedete nella foto, e non del solito soggettocheppalle (gondola a Venezia, cesto di frutta con zuccheriera su tovaglietta bianca, valleverde con o senza balle di fieno) mandatemi una mail che vi giro il suo ultimo portfolio. Ha preso la mano a far delle conchiglie sulla sabbia che spaccano.
Torta di multicompleanno per festeggiare i centotrè anni: 34 miei e 1 di Meraviglia passati da poco, 65 di mio padre e 3 di Viatrix in arrivo.
Neurorazzi con paracetamolo - 15 Settembre 2013
Sto scrivendo questi neurorazzi quando ormai l'ultima a paracetamolizzarsi sono ancora io. Il nonno babbo sta facendo da baby sitter alla Viatrix che si nasconde sotto  un igloo di cuscini qua vicino a me, Meraviglia ronfa nel lettino da campeggio e mia madre e di là a scrivere sul suo blog. Fuori piove ma in casa dei miei c'è sempre il sole


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