Magazine Diario personale
In questi giorni di neve siamo stati più spesso a casa e abbiamo riscoperto ritmi più lenti, più "umani" forse, e abbiamo imparato tante cose della vita in un posto come la Dimora.
Va detto che il trattore non è partito causa gasolio ghiacciato (idem per la mia 4X4 che ci ha lasciati in mezzo alla via!), quindi la strada l'ha pulita un vicino gentile con il suo mezzo navigato, mentre attorno a casa è stato Angelo a fare la trincea per permetterci di arriare alla legna e sul fienile dalle gatte per sfamarle.
Sami, il nostro cucciolo, sotto la neve sembrava un orso polare, biondo com'è... e ogni tanto gli abbiamo concesso dei pomeriggi con noi davanti alla stufa a prendersi le coccole :)
Angelo ha approfittato per mettere a regime il laboratorio di ECOCREO che fino ad ora era stato solo traslocato e viveva ancora in cumuli di casse e scatoloni. Io ho iniziato l'appassionante lettura del libro da 1.171 pagine "Shantaram" (prestatomi da Stefano che è alla II rilettura!) bellissimo e altissimo, che solo di fianco alla stufa con una tisana in mano ti può giustamente accompagnare per giorni nella Bombey che non conosci, ma che già ami. Avendo più tempo ho cucinato con la stufa a legna, con presenza e attenzione, guadagnandoci in gusto e in economia domestica, anche questa è resilienza! S'è fatto il pane e anche la pizza; le scorte alla Dimora non mancano e quando siamo scesi a fare la spesa, si è dovuto scegliere bene cosa serviva davvero e cosa anche no, dato che doveva stare tutto in uno zaino che avremmo poi portato a mano fino a casa.
Più che la neve, che speravamo davvero venisse per fare da scorta idrica al farro e a tutte le giovani piante che abbiamo messo a dimora mesi fa, è stato il gran vento a darci pensiero. Ha spesso accumulato la neve farinosa, tanto che la strada in 1 notte è tornata a tratti impraticabile e tutt'ora si fa solo a piedi sprofondando a volte fino a sopra il ginocchio. Ma va bene così.
Rientrare la sera a piedi lasciando la macchina sull'asfalto e facendosi il kilometro dello sterrato innevato in queste sere di luna piena è stato uno spettacolo che non dimenticherò :) e rientrare nel tepore della casa dopo aver assaggiato la lama gelida del -12 sul viso ti fa sentire davvero benedetto! Così come stamani, all'alba: alzarsi e ringraziare il sole che indorava ogni cosa e poi camminare di nuovo su quella salita, avendo a fianco solo le imronte di una volpe da seguire e tutt'attorno un gran silenzio, un'aria buona che ti nutre da dentro e sentire nel cuore, fortissima, la gioia di vivere e di riscoprire tutto questo!
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