In Italia abbiamo un problema. Un problema, a mio parere, grosso. Noi viviamo in una bolla. E questo nostro vivere in una bolla piccola, privata ed estremamente personale, legata alla persona in modo inscindibile, ci procura delle barriere di cui è difficile disfarsi.
"La mente è come un paracadute. Non funziona se non è aperta." - Frank Zappa
Questa bolla, nell'ambito dei libri, "esportata" nel mondo dell'editoria italiana ci mette davanti ad affermazioni che mi è capitato di leggere, soprattutto nell'ambito di discussioni su un genere relativamente nuovo che viene chiamato New Adult (molti di voi lo avranno già sentito). Sono affermazioni che affondano il genere guardandolo da un'angolazione tutta nostrana, ossia basando le proprie motivazioni su letture banali e più volte da me criticate come Uno Splendido Disastro, di Jamie McGuire, e le Cinquanta Sfumature della James. Ebbene, temo sarebbe il caso di affrontare questa bolla e costringere un po' i lettori a bucarla, anche solo per guardare cosa si trova all'esterno. Scopriremo diverse verità, che ora affronterò sotto il mio punto di vista - siete invitati a dirmi la vostra - per poter sfogare questa irritazione di cui proprio non riesco a disfarmi. Anticipo che non mi schiererò assolutamente con o contro nessuno in particolare, ma cercherò di chiarire alcuni punti che mi stanno a cuore con, spero, oggettività.
Punto Primo Il genere New Adult non nasce dalle Cinquanta Sfumature e non ne è in alcun modo successivo. Esatto, avete letto bene. Prima realtà che scoprirete uscendo dalla famosa bolla è che in Italia sono state prima pubblicate le Sfumature di Grigio e, dopo, romanzi di genere NA. In realtà, però, questi ultimi hanno visto la luce in patria ben prima delle Sfumature e, di conseguenza, ne sono antecedenti. Mi è capitato un po' troppe volte di notare come qui da noi molte persone si impegnino a sottolineare come la generazione corrente di lettori stia "decadendo", e ognuna di queste critiche ci tiene a soffermarsi sempre sugli stessi romanzi che, penso, siano solo una parte di un genere più ampio che non è neppure arrivato in toto qui da noi. Gli editori nostrani hanno infatti pubblicato le Sfumature, seguite da pochi altri romanzi a esse legate che, devo dire, non hanno fatto nulla per migliorare la reputazione di un genere erotico un po' più hardcore che in Italia era stato demolito completamente da libri tremendi come quelli della James, nonostante l'erotico fosse sempre esistito e fosse stato sempre letto dai suoi lettori fidati. Stessa cosa è accaduta con Uno Splendido Disastro: i lettori italiani sono stati introdotti al genere con il romanzo della McGuire, un esempio a dir poco osceno di quel che io vedo come New Adult. Dopo quello sono stati pubblicati romanzi come The Vincent Boys, che è stato criticato a buon motivo non essendo un romanzo eccellente, ma decidendo da quel momento in poi di affondare non solo la Glines, che con altri suoi romanzi inediti da noi è riuscita a convincere e a dimostrare di saper creare dei buoni romance (sono romance: si leggono se si vuole leggere un romance), ma tutta questa nuova categoria di romanzi. Il genere New Adult Italiano si è quindi limitato a pubblicazioni mediocri e di poco spessore, evitando di portare in Italia altre storie che personalmente reputo particolarmente meritevoli. Conclusione: in Italia non ci sono i romanzi, i mezzi necessari per avere un giudizio del genere New Adult quanto più ampio e oggettivo possibile.
Cosa succede se non si hanno i mezzi necessari al giudizio?
Punto Secondo In cosa consiste il genere New Adult? Diciamocelo: da noi si è fatta non poca confusione. In cosa consiste questo nuovo presunto genere? Che roba è se non semplicemente una povera operazione di marketing, dai risvolti culturali degenerati e una presenza eccessiva di romance e sesso fuori luogo?Siccome non a tutti gli italiani piace informarsi, sono andata a spulciare e proverò a illuminare il pubblico. Nel 2009 (nota personale: le Sfumature sono state scritte nel 2011) la St. Martin's Press inizia a dire:
“…Romanzi simili al genere Young Adult che possono essere pubblicati come più adulti - una sorta di "YA maturo" o "New Adult"."Secondo la Wikipedia americana, il genere è:
"Inteso per "post-adolescenza" e "giovani adulti" che vadano dai 18 ai 30 anni di età". (...) La principale distinzione dal genere Young-Adult è la prospettiva del giovane protagonista e lo scopo dell'esperienza di vita narrata. La prospettiva muta in quanto l'innocenza della fanciullezza sfuma e si acquisiscono esperienze di vita reale, che portano ad avere punti di vista interni più approfonditi. Sono questi punti di vista che mancano negli young-adult tradizionali.Per quanto riguarda le tematiche, facciamo luce una volta per tutte sempre grazie all'aiuto di Wikipedia in lingua inglese:
L'altra importante differenza è che variano le età dei protagonisti e le ambientazioni: il genere YA non include, solitamente, personaggi oltre i 18 anni, o che frequentano Università. Questi, però, sono riscontrabili nei romanzi New Adult. Il New Adult è la categoria che meglio descrive quest'età."
"La letteratura New Adult tocca diversi temi e problematiche che raggiungono il lettore e ricadono tra le categorie young adult e adult fiction. (...) Molti di questi temi sono già presenti nel genere young adult, come l'identità, la sessualità, la depressione, il suicidio, l'abuso di droghe, abuso di alcolici, problemi famigliari, bullismo - sono tutti rivisti nel new adult, ma vengono approfonditi in modo diverso. Alcuni esempi di problematiche adult toccate dal genere sono: prime esperienze lavorative, prime esperienze di studio universitarie/college, fidanzamenti e matrimoni, l'inizio di una nuova famiglia, amicizie post-liceali, arruolamento nell'esercito, indipendenza finanziaria, prime esperienze di vita lontane da casa, empowerment, perdita dell'innocenza, paura di fallire e molte altre. La categoria new adult si focalizza in particolare sulla vita di un individuo raggiunta la maturità (18 anni) e l'entrata nel mondo adulto. Solitamente questi temi e problematiche sono state affrontate post-liceali in diversi e famosi titoli new adult, ma vi sono eccezioni."Il genere New Adult non è quindi il mostro del sesso fuori luogo e della scrittura banale e poco sensata, ma un genere che prende in considerazione una fascia d'età ben precisa e tematiche attuali e di spessore. Soprattutto alcuni di questi temi sono stati approfonditi in modo esemplare, senza l'ausilio del "mostro del sesso", in romanzi che mi è capitato di leggere in lingua e non trovare sugli scaffali italiani: ennesima dimostrazione di come da noi non esistano i mezzi necessari a giudicare un genere che è stato esportato solo in piccole quantità. Le stesse quantità necessarie ad avere il moderato successo che gli editori cercano, un successo sicuro e senza troppe ripercussioni economiche che gli dia la certezza di vendita e che accontenti il grande pubblico.
Ora lo sapete.
Punto Terzo"Non è mai troppo tardi per abbandonare i tuoi pregiudizi", diceva Henry David Thoreau. Lo ribadisco io, oggi, quando affermo che credo nel potere dei lettori e degli autori che decidono di raccontare una storia perché sentono il bisogno di farlo. Non faccio, ovviamente, di tutta l'erba un fascio. In ogni genere ci sono autori che meritano e autori di cui potremmo fare a meno, ma mi altera vedere criticato un genere nuovo come quello New Adult per colpa delle pubblicazioni scadenti che vengono scelte per il nostro Paese, e che immediatamente diventano agli occhi di molti i punti di riferimento per una critica che non possiede i mezzi necessari per esistere. Mi altera non vedere sfruttate le grandi potenzialità che ai miei occhi questo genere ha già dimostrato con romanzi come Something Like Normal, di Trish Doller, che ha affrontato egregiamente il tema della guerra, o la duologia di Jessica Sorensen attualmente inedita in Italia di The Coincidence, in cui l'autrice ha mostrato i tormenti di un abuso fisico e psicologico e le nuove esperienze che si possono vivere una volta entrati nel mondo adulto.
Mi rattrista il pensiero che quando si guardi a un genere nuovo si veda solo qualcosa di meschino e commerciale, appunto perché nuovo, appunto perché figlio della nostra epoca - con il fatti che si pubblichi solo qualcosa, il peggio, la situazione degenera sempre di più ed ecco che spunta il mostro del commerciale. Perché è così, è sempre così: quando qualcosa nasce negli ultimi anni è sempre commerciale, ha sempre e solo un'unica faccia.
No.
Io dico: guardiamo tutte le prospettive e poi esprimiamo un nostro parere. È importante giustificare sempre ciò che si dice. È importante giustificarlo e dargli un senso, trovare informazioni su ciò che ci succede intorno e su ciò di cui vogliamo parlare, aprire gli occhi e non continuare a vedere sempre le situazioni solo attraverso le poche notizie sparpagliate che ci vengono fornite, filtrate attraverso il mostro che è il pensiero del commerciale. Se si parte dal presupposto che qualcosa sia sbagliato e inutile sarà solo più difficile riuscire ad aprirsi, ma bisogna fare questo tentativo: bisogna aprire gli occhi e pensare con la propria testa quando si sono raccolti tutti i mezzi per poter parlare.
Farlo prima non ha senso.
Farlo prima porterà solamente a perdersi qualcosa, un libro in questo caso, che con un'apertura mentale diversa avremmo potuto apprezzare.