New Delhi, un tibetano si è immolato stamane! Il ragazzo, che si è dato fuoco in senso di protesta, purtroppo, versa in gravi condizioni
New Delhi , un tibetano si è immolato stamane, il ragazzo, che si è dato fuoco, versa ora in gravi condizioni.
New Delhi, non è la prima volta e non sarà neanche l’ultima che vedrà il sacrificio di un tibetano. Molti non sanno che la “lotta” per l’indipendenza del tibet dalla Cina, persiste già da moltissimi anni. Il Dalai Lama, la più alta carica religioso-politica del Tibet, dal 1959, a causa dell’ occupazione politica e militare da parte della Cina, risiede a Dharamsala, nello Stato diHimachal Pradesh, nel nord dell’India: l’ allora Primo ministro indiano Jawaharlal Nehru si prodigò per garantire la sopravvivenza della civiltà tibetana e del Buddhismo, messi in pericolo nello stessoTibet a causa di una forte campagna voluta dalle autorità cinesi per fare del Paese delle Nevi un avamposto completamente cinese.
Quindi molti giovani tibetani, sono disperati e cercano, in tutti i modi , di far sentire la loro disperazione anche con un gesto terribile e lesivo come quello dell’immolarsi.
Pensano tuttavia che così l’opinione pubblica, anche Mondiale, si interesserà al problema ed alle giuste richieste di un Tibet libero.
Appunto per questa, sacrifica lotta, un giovane tibetano ha cercato di immolarsi stamattina a New Delhi durante una manifestazione organizzata contro la visita del presidente cinese Hu Jintao. Lo riferisce il website Phayul appartenente alla comunità tibetana in esilio.
Il ragazzo tibetano, che ha 27 anni e che è stato identificato come Jampa Yeshi, ha riportato ustioni sulla maggior parte del corpo, secondo la tv NDTV.
Quando si è dato fuoco, i suoi compagni hanno cercato di spegnere le fiamme usando le bandiere che avevano in mano e anche versandogli addosso dell’acqua dalle bottiglie.
Sono circa 600 tibetani si era radunati stamattina per protestare contro Hu Jintao con striscioni a favore della liberazione del Tibet. Purtroppo questo ultimo atto, è il secondo tentativo di immolazione negli ultimi mesi a New Delhi.
Devo comunque far notare che molta informazione Mondiale riporta questo terribile sacrificio con una “punta di orrore” senza magari approfondire la situazione in cui il Tibet versa. I Monaci tibetani, sono persone semplici, schiette, sincere, prive di qualsiasi forma di pura cattiveria. intendo dire che non è un Popolo bellicoso, come anche la figura del Dalai Lama ci insegna.
Un Popolo e una Cultura, a cui moltissime altre “Civiltà” del Globo, soprattutto la “dittatoriale e repressiva” Cina, dovrebbero trarre degli insegnamenti, e non cercare insistentemente di reprimere solo per il “basso” interesse di rendere il tibet unicamente un “avamposto bellico” della Cina.
Basta osservare la repressione che in Cina dilaga ma che qui da noi, per via di una terribile censura, non arriva. Pensate che sono dalle 2.000 alle 2.500 le persone a cui, ogni anno, viene inflitta la pena di morte senza che, la maggior parte di essi abbiano commesso atti davvero terribili da rendere giusta questa atroce condanna.