Eccomi arrivata. New York. Primavera inoltrata. Anzi, mentre da noi e' estate piena, qui l'inverno sembra non essere ancora finito. Freddo e vento. Sono atterrata con la pioggia, cosa che odio, perche' cosi' si annulla l'effetto piega appena fatta. Ieri, invece, mi sono avventurata con un giubbino in pelle, cosa da non rifare, tanto che oggi optero' per un bel Moncler!
Ieri mattina passeggiata da Tribeca verso Soho, passando per Nolita e Noho. Ricordatevi che alla domenica i negozi aprono piu' tardi, in genere tra le 11 e le 12. Sono tornata a un indirizzo vecchio, Atrium, sulla Broadway. Casualmente! Stavo cercando un indirizzo newyorkese in cui vendessero Maya Bikini e le magliette di Wildfox ed entrambe mi hanno portata da Atrium, in cui non andavo dalla mia prima volta a New York, vent'anni fa. Niente bikini, arriveranno a maggio.
Washington Square sempre bellissima, ma ci sono ancora i lavori in corso! Ormai durano da troppo tempo, non se ne puo' piu'.
Brunch al di la' del ponte, da Bubby's (1 Main Street) a Dumbo, Brooklyn, tra il Brooklyn e il Manhattan Bridge. Coda lunghissima ma, si sa, per il brunch e' cosi'.
Da li' giretto per il quartiere: Zoe (sono stata bravissima a non comprare nulla), Spring (galleria dove comprare le cartine artistiche in bianco e nero dei quartieri), Dumbo general store cafe, Modern Anthology (68 Jay Street per uomo e casa).
E' uscito un Time Out sui Best Indie Shops della citta', le boutique indipendenti da scovare. Qualcuna gia' trovata.
Cena da Tamarind, (99 Hudson Street) indiano tres chic a Tribeca. Per non rischiare ho mangiato il pollo tikka masala col riso basmati servito in pentolini d'argento. Una favola!
Primo giorno a New York. Siamo solo all'inizio!
S.
Location:New york
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