Il direttore dell’Interactive News Service del New York Times, Aron Pilhofer, ha raccontato al Festival internazionale del giornalismo di Perugia come ha trasformato una redazione in laboratorio multidisciplinare per raccogliere notizie e dettagli di notizie da ogni fonte e poi metterle «su una singola pagina dove possono arrivare, in poche ore, milioni di utenti da tutto il mondo».
La sua redazione-laboratorio conta solo una trentina tra informatici, giornalisti e social media editor, ma a loro si affida il New York Times per seguire un grande evento, dall’elezione di Obama alla notte degli Oscar all’uragano Sandy.
Proprio l’uragano Sandy può essere un esempio di come funziona l’Interactive News Service. In quell’emergenza , anche informativa per la popolazione, lo staff di Pilhofer ha integrato informazioni giornalistiche, live blogging, mappe e immagini (anche quelle fornite dagli utenti), con le informazioni in tempo reale provenienti dagli operatori sul campo, come gli addetti ai trasporti urbani e ai servizi elettrici.
Link
- Come trasformare una redazione in laboratorio, Aron Pilhofer su Wired.it;
- Interactive News Service: hurricane Sandy;
- New York Times, home page;
L.A.