Il baule della discordia nella Piazza Rossa
Il baule Louis Vuitton nella Piazza Rossa a Mosca
Guerra di lusso ai piedi del Cremlino. Nel bel mezzo della Piazza Rossa a Mosca è comparso un enorme baule firmato Louis Vuitton. Si tratta di un padiglione lungo 30 metri (vedi la foto presa da La voce d’Italia), destinato a ospitare fino al 19 dicembre la mostra “L’anima del viaggiatore”, un’esposizione delle valigie della celebre casa francese.
La polemica si è subito accesa: dal partito comunista hanno gridato al sacrilegio, mentre i difensori del patrimonio architettonico della capitale hanno parlato di iniziativa inopportuna e hanno denunciato come impropria l’occupazione pubblicitaria di un luogo simbolo del Paese. ”Abbiamo chiesto di smantellare immediatamente il padiglione” ha annunciato un portavoce.
Sono intervenuti poi anche gli storici magazzini Gum, che avevano organizzato la mostra con Lv in occasione dei propri 120 anni, e che alla fine sono stati costretti a chiedere alla maison di ”fare le valigie”. ”Abbiamo informato i rappresentanti russi di Louis Vuitton della necessità di smantellare immediatamente il padiglione. Inoltre prenderemo misure urgenti per eliminare qualsiasi effetto negativo della struttura”, ha riferito un portavoce di Gum. La società che gestisce gli storici magazzini affacciati sulla Piazza Rossa ha spiegato che la decisione è stata presa dopo le critiche di alcuni deputati russi e ha ammesso che la struttura supera i limiti consentiti.
Anche l’amministrazione del Cremlino ha chiesto di smantellare l’installazione. Lo riferisce Interfax, citando una fonte della presidenza, secondo cui la costruzione del baule griffato non è stata coordinata con l’amministrazione. ( Fonte Panbiamco ) .
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