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News | Intervista a Marc Guggenheim

Creato il 13 maggio 2015 da Parolepelate

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Il season finale di stasera riprende subito dopo il momento in cui Oliver ha lasciato i suoi amici a morire in una cella, nelle prigioni di Ra’s al Ghul. Il piano di Ra’s prevede di rilasciare un veleno e distruggere così Starling City, e per fermarlo Oliver ha fatto finta di attenersi al piano mentre in segreto ha lavorato con Malcolm Merlyn per impedirgli di portarlo a termine. In questa stagione abbiamo già visto il covo di Arrow venire smantellato e l’uscita di scena di Sara Lance e Roy Harper, e nonostante quello di stasera sia un season finale, Guggenheim sostiene che darà l’impressione di un series finale agli spettatori, portandoli a domandarsi come può lo show andare avanti dopo quello che accadrà.
The Hollywood Reporter ha intervistato Guggenheim sul gran finale, il ruolo di Flash nell’episodio e come si lega al nuovo spin off Legends of Tomorrow…

Quanto viene anticipato della quarta stagione nel finale?
Ti da una conclusione definitiva. Lo percepirete come un series finale. Allo stesso tempo, mentre stiamo lavorando alla quarta stagione, posso dice che ci sono fili e nozioni dal season finale che vengono piazzati nella quarta stagione. Funziona in entrambi i modi, come season e series finale, molto più rispetto ai finali della prima e della seconda stagione. Non abbiamo mai concluso una stagione così, dove voi reagirete con un “Come può lo show andare avanti?”. Alla fine della prima stagione, con la morte di Tommy, c’è stata la questione “Come farà Oliver ad andare avanti?” ma non ci si chiedeva come lo show sarebbe andato avanti. Qui non c’è più Arrow come personaggio, letteralmente. Non c’è più un covo. Alcune relazioni sono terminate. Tutto ciò che rendeva lo show tale, non esiste più. È un interessante enigma che il finale ci propone, cioè “Ok, finale molto soddisfacente, ma so che ci sarà la stagione 4… quindi com’è possibile?”. È un cliffhanger.

Che obiettivi avevate per questo season finale?
Terminare alla perfezione tutti i plot twist che abbiamo inserito fino ad ora. Questo è proprio uno dei finali più sconvolgenti dell’anno, e ci siamo assicurati che un finale soddisfacente fosse proprio la nostra priorità massima. Volevamo un grande, coinvolgente season finale. Allo stesso tempo, volevamo assicurarci di non ripetere cose già viste in passato. In fin dei conti, scherzo sempre dicendo che ogni finale vedrà Oliver che prende a pugni il nemico della stagione da qualche parte. Al di là di questo, come possiamo unire le cose? Come possiamo impedire che venga percepito come un finale di tutti gli eventi accaduti in questi ultimi tre anni?

Sembra che Oliver abbia lasciato i suoi amici a morire nello scorso episodio. Queste relazioni possono ancora essere salvate?
Una delle cose che Oliver dice a Ra’s nella 3×22 è “Ho lasciato la mia vita a brandelli e in pratica non ho una casa alla quale fare ritorno”. Nel season finale capiremo perché Oliver l’ha fatto. Non solo a livello di trama: qualcuno andrà da lui e gli domanderà senza mezzi termini “Come speri di riparare a quello che hai fatto?”. Oliver avrà una risposta molto specifica a questa domanda.

Come avete inserito Barry Allen nell’episodio senza che questi venga a risolvere tutti i problemi di Oliver?
Questa è una delle cose sulle quali abbiamo discusso molto, fondamentale in un universo dove vivono i supereroi: “Perché il team Arrow non chiama Barry ogni minuto?”. Questa domanda trova risposta proprio nel finale. L’abbiamo scritto consultando gli scrittori di Flash, conoscendo a che punto si trova la storia di Barry, e se guardate uno dopo l’altro i due finali vedrete Barry correre da Flash a Arrow nella 1×23. C’è una buona spiegazione nella storia di Flash sul perché non può andare a risolvere tutti i problemi di Oliver in cinque minuti.

Com’è stato dire addio a Ra’s e a Matt Nable?
È dura. Matt è un grande attore e una persona fantastica. Gli ho giusto scritto l’altro giorno. Abbiamo delle idee su come riportarlo l’anno prossimo. Allo stesso tempo, se faremo bene il nostro lavoro, alla fine della stagione direte “Ok, ho capito il punto e sono soddisfatto dal punto di vista narrativo della storia che avete raccontato”. Con Arrow, niente è permanente. Le cose possono sempre cambiare ed evolvere. John Barrowman era il grande cattivo della prima stagione, e guardatelo adesso: series regular nello show. Nulla è per sempre. Stiamo solo raccontando la fine della storia che coinvolge Ra’s.

Sapere che ci sarà un altro spinoff l’anno prossimo influenza le vostre scelte fatte nel finale?
Non proprio. L’ultima scena di Ray, che è un vero e proprio addio, è un qualcosa del quale avevamo parlato già all’inizio dell’anno, molto prima che si iniziasse a parlare dello spinoff. Nonostante a partenza di Ray chiarisca bene comunque dove sia diretto, nello spinoff, è qualcosa che avremmo fatto comunque. In funzione sia di un finale della storia di Ray nella terza stagione, sia di un anticipo di quello che gli spettatori devono aspettarsi nello spinoff.

In più, secondo Variety, Marc Guggenheim sarebbe molto interessato a inserire Constantine nello show, per il quale avrebbe di certo un milione di idee. Purtroppo la realizzazione del progetto non dipende da lui, e poi la serie è appena stata cancellata e si trova in un limbo, il che rende difficile fare piani al riguardo. È molto cauto, dice che c’è molta carne sul fuoco, ma che questo è un qualcosa di cui si è discusso con gli altri autori e hanno qualche idea – una in particolare sembra interessarlo parecchio, ma per sapere di che cosa si tratta possiamo soltanto sederci e aspettare con pazienza.

[Fonti: spoilertv.com e hollywoodreporter.com]


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