Non so descrivervi la gioia con la quale ho accolto la notizia della nuova collaborazione tra William Orbit e Madonna per il nuovo album di quest’ultima. Dopo giorni di rumours, tweet ambigui, BoyGeorge che faceva la sfranta elemosinando ai due testi da scrivere, il sito Madonnarama (grazie al sempre mitico Nico che mi ha passato la info) ha confermato la notizia: Orbit è al lavoro sul nuovo album di Lady Ciccone. Le probabilità che la notizia sia vera, quindi, salgono al 99%. La certezza assoluta ci sarà quando i diretti interessati confermeranno.
Non potevo desiderare di meglio: Ray of Light è il mio album preferito di Madonna; un album che va ben oltre il pop, per sconfinare in suoni incredibilmente ricercati e innovativi per il 1998, testi onirici e immaginifici, brani capolavoro che riescono a penetrare nel mio io più profondo, permettendomi di viaggiare lungo strade infinite, fatte di malinconia, luci notturne e speranze per il futuro. E freddo, tanto freddo: quello degli oceani. Senza considerare anche i video prodotti, tra i migliori mai fatti da Madonna: Frozen, Nothing Really Matters e The power of good-bye, come dimenticarli.
Quest’album continuo ad ascoltarlo ancora adesso dopo 13 anni (non ha mai abbandonato il mio ipod o il mio stereo da 25 cd) e riesce ancora a incuriosirmi facendomi scoprire suoni che non avevo sentito prima, sensazioni che avevo ignorato, riuscendomi ad accompagnare continuamente come se riuscisse a rinnovarsi ciclicamente.
Ray of light è favoloso. Ed è anche la Madonna che preferisco: quella che sa essere pop ma con vero stile, senza sbandierare nulla, ma dimostrando in maniera asciutta il suo talento. Ripeto: non potevo davvero desiderare di meglio; dopo la grandissima delusione di Hard Candy, che per me non è altro che un album marchetta da levarsi davanti alle palle, in cui Miss Ciccone era inutilmente volgare nel suo voler fare la ragazzina teenager mignotta come la maggior parte delle cantanti pop sue colleghe, una collaborazione con Orbit è quello che ci vuole nel riportare quell’aura di stile che l’ha sempre contraddistinta rispetto alle sue colleghe. Sia chiaro: non voglio Ray of Light 2.0, o meglio, non voglio una copia. Non credo che Madonna e Orbit siano così stupidi. Ma sono davvero curioso di ascoltare l’evoluzione della loro collaborazione, in relazione ai nuovi trend e al nuovo contesto musicale e discografico. E che forse sia la volta buona che Madonna ricominci a fare degli ottimi video musicali.