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Next Car Game: Wreckfest è l’erede di FlatOut?

Creato il 01 dicembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Abbiamo provato la versione pre-alpha di Next Car Game, attualmente disponibile in early access su Steam

Il gioco è sviluppato da Bugbear Entertainment, software house indipendente finlandese arrivata al successo con la serie corsaiola FlatOut. Abbiamo già raccontato la storia di Bugbear e del franchise FlatOut pochi giorni fa con un articolo dedicato, a cui vi rimandiamo. Oggi invece trattiamo Next Car Game così come si presenta al momento su Steam per chi decide di acquistarlo in accesso anticipato. Al titolo provvisorio di Next Car Game si è aggiunto il sottotitolo Wreckfest, termine inglese usato per indicare i violenti scontri tra vetture durante le gare di NASCAR e Formula 1.

Ma perchè parlare proprio adesso del gioco? Semplice: Next Car Game ha ricevuto un importante aggiornamento alla fine della scorsa settimana, che aggiunge un altro piccolo tassello alla pre-alpha del gioco.

Ritorno alle origini

Next Car Game: Wreckfest vuole essere il gioco di demolition derby definitivo, prendendo tutto il meglio che l’originale FlatOut aveva mostrato nel 2004 e riproponendolo con la tecnologia odierna. Come dichiarato in un’intervista a The Games Machine da Joonas Laakso, ex-producer del gioco, l’intenzione è quella di “far contenti tutti quanti, dal casual gamer che si diverte a far schiantare le macchine, a chi prende le corse sul serio e vuole il cambio manuale, gli aiuti alla guida disattivati ecc., il tutto con una grande attenzione al multiplayer”.

Al momento a Next Car Game manca un collante che unisca le gare tra loro: dal menu possiamo soltanto scegliere gli eventi da affrontare in singleplayer o se buttarci nella mischia online. Una volta in strada, però, il gameplay presenta già l’ossatura di un solido racing game. Pur essendo un gioco arcade, infatti, il modello di guida di Nex Car Game non è affatto banale. Mettete da parte auto da sogno appena uscite dall’autosalone: qui a nostra disposizione ci sono una serie di ferrivecchi e auto arrugginite, vetture sì potenti ma difficili da controllare. Imparare a padroneggiarle richiede un po’ di esperienza, con fattori come velocità, peso e controllo che cambiano totalmente a seconda della macchina scelta. La guidabilità differisce molto anche a seconda del terreno: guidare sullo sterrato è completamente diverso dal guidare sull’asfalto, sia in termini di accelerazione sia di uso di freno e freno a mano. Già adesso l’IA delle vetture avversarie risulta tosta e dà filo da torcere al giocatore, con un approccio aggressivo a suon di sportellate e tocchi particolarmente perfidi al retro della nostra auto.

Da notare che, mentre ai tempi di FlatOut il numero massimo di vetture in campo era otto, in Next Car Game si può gareggiare con ben ventitrè concorrenti, cosa che aumenta esponenzialmente il coefficiente di caos. Si può inoltre scegliere di giocare da soli contro tutti o a team: nella seconda opzione vince la squadra che a fine gara ha totalizzato più punti, contando ovviamente che prima si arriva e maggiore è la quantità di punti che si porta al proprio team. Le tipologie di gare sono quelle che ci si può attendere da un titolo di questo genere: gare tradizionali, corse a cronometro e a eliminazione e, ovviamente, i destruction derby. Ed è soprattutto in quest’ultima modalità che Wreckfest mostra i muscoli.

Wreckfest 5

Un esempio delle condizioni in cui è possibile ridurre vettura e circuito.

Crash test

L’aspetto più notevole di Nex Car Game è infatti rappresentato dall’engine di gioco che regola le leggi della fisica: pur in questo stadio di sviluppo, Wreckfest propone la simulazione fisica più avanzata mai vista in un videogioco di corse. E non esageriamo nel dirlo, perchè purtroppo il calcolo della fisica ha fatto ben pochi passi avanti nei giochi degli ultimi dieci anni: la verità è che, nel caso di prodotti licenziati come la Formula 1 o WRC, i tenutari dei diritti d’immagine non vogliono vedere le proprie vetture malamente danneggiate all’interno di un videogame e, di conseguenza, si oppongono all’implementazione di un modello fisico accurato. Bugbear ha invece potuto lavorare in totale autonomia e libertà creativa, dal momento che è uno studio indipendente e che Next Car Game non presenta auto con licenze ufficiali: questo ha permesso agli sviluppatori di realizzare un motore grafico in grado di rappresentare tutte le sollecitazioni a cui può essere sottoposta una vettura. Più precisamente, il modello di deformazione delle macchine è completamente dinamico e basato sui cosiddetti “soft body”, che possono incrinarsi, frantumarsi o staccarsi del tutto dalla vettura durante gli incidenti. In altre parole, vedere le macchine scontrarsi in una delle cinque arene è bellissimo, e ricorda quando da bambini si giocava agli autoscontri.

I nove tracciati al momento affrontabili in Next Car Game sono vari, anche se non tutti ugualmente ispirati: quel che ancora manca sono scorciatoie, trappole e strade secondarie, insomma quella fantasia nel game design che tanto abbondava nelle mappe dei primi FlatOut. Altre piste invece non deludono rivelandosi assolutamente folli, come il circuito a forma di otto che porta due strade a intersecarsi tra loro, con schianti fortissimi e macchine letteralmente disintegrate.

A differenza di FlatOut, in Next Car Game è possibile concludere la propria gara in anticipo se la vettura non è più in grado di proseguire: un piccolo indicatore nella parte sinistra inferiore dell’interfaccia ci aggiorna sullo stato di ogni parte dell’auto, dal motore alle ruote. Se un componente viene ridotto in condizioni critiche diventa molto più difficile mantenere il controllo della vettura. Come se non bastasse, gran parte delle ambientazioni è distruttibile, dai muretti in legno ai cartelloni a bordo pista. Abbiamo apprezzato poi il poter scegliere di correre sui tracciati sia “dritto per dritto” che al contrario: alcune piste se invertite sono davvero difficili e gli incidenti spettacolari sono all’ordine del giorno.

Per quanto riguarda il multiplayer, va migliorata la connettività delle partite e vanno aumentate le opzioni disponibili in lobby. Ora come ora il comparto multigiocatore sembra un po’ acerbo, ma d’altronde stiamo pur sempre parlando di una pre-alpha. Con questo update sono stati introdotti dei nuovi tracciati e le prime basi della modalità carriera, con parti della vettura che si deteriorano col tempo e un mercato da cui acquistare componenti migliori. È infine stato migliorato il modello fisico dei pneumatici ed è finalmente stato implementato il Ragdoll, il software che si occupa di gestire le animazioni (e i voli) dei piloti virtuali come capitava già in FlatOut.

Wreckfest 7

Bugbear ha raddoppiato la frequenza di aggiornamento della simulazione fisica, di molto superiore al framerate per garantire accuratezza nel calcolo delle collisioni.

Next Gen Game

Come detto prima Next Car Game è visivamente incredibile, e non stupisce sapere che al momento è presente solo su PC: PlayStation 4 e Xbox One faticherebbero a gestire una tale quantità di elementi a schermo senza un sostanziale abbassamento del dettaglio. D’altra parte per far girare il gioco al massimo servono computer piuttosto corazzati, dato che tecnicamente non è ancora ottimizzato e risulta piuttosto pesante.

Insomma le prime impressioni, tutt’altro che definitive, sono positive: Next Car Game: Wreckfest ha tutte le carte in regola per essere il vero successore spirituale della serie FlatOut. Bugbear non deve però adagiarsi sugli allori bensì completare lo sviluppo del gioco, in pre-alpha da ormai troppo tempo, in modo da far contenti tutti gli appassionati di FlatOut e dei giochi di guida arcade in generale.

Next Car Game: Wreckfest è scontato del 50% su Steam fino alle 19 di stasera. Di seguito il trailer di presentazione del gioco.

Tags:bugbear,next car game,wreckfest

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