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Nibali si tinge di rosso nel giorno del forfait di Anton
Creato il 11 settembre 2010 da AruotaliberaNella sua mente se lo sarà immaginato un sacco di volte ma neppure lui, probabilmente, avrebbe voluto indossarla così. Un incredulo Vincenzo Nibali (VEDI FOTO) è la nuova maglia roja della Vuelta; un traguardo eccezionale per il giovane messinese arrivato però solo grazie a una caduta rovinosa che ha coinvolto l'ex leader Igor Anton a 6 km dal traguardo quando è scivolato assieme al compagno Egoi Martinez in discesa frazionando il gruppo. Una sbandata che costa carissima al corridore basco il quale è costretto a ritirarsi visto il potente urto subito: davvero un peccato per Anton che finora aveva dimostrato di essere il più forte di questa Vuelta. Una volta fuori dai giochi l'uomo da battere tra i favoriti è scattata la lotta al successore sul trono della corsa. Gli ultimi 5 km odierni infatti erano un vero e proprio muro con pendenze impossibili soprattutto nell'ultimo km dove si sfiorava il 20%. La situazione all'imbocco della salita di Peña Cabarga è la seguente: in fuga ci sono sin dai primi km l'olandese Terpstra e il britannico Millar con un vantaggio ormai risicatissimo. Dietro gli uomini Liquigas, tra cui Roman Kreuziger, scandiscono il ritmo per Nibali. Si forma un gruppetto di dieci unità tra cui non figurano ne Menchov ne Bruseghin, rimasto indietro a causa della caduta di Anton. Millar viene ripreso quasi subito mentre Terpstra non molla. Per cambiare la testa della corsa urge uno scatto e così David Garcia, compagno di Mosquera, si riporta sotto l'olandese della Milram. Superati i meno 2 all'arrivo è però Vincenzo Nibali a rompere gli indugi. Lo scatto del siciliano è deciso e sembra essere l'azione decisiva per vincere la tappa. Dietro però, dopo un attimo di esitazione, si accoda anche Joaquim Rodriguez rigenerato dopo la crisi di Andorra. I due sembrano avere un altro passo rispetto agli inseguitori e si presentano all'ultimo km a braccetto. A 800 metri dal traguardo non appena le pendenze diventano impossibili è “Purito” Rodriguez a scattare in faccia allo squalo di Messina. Una scena già vista di un Nibali che da tutto nello scatto e poi paga non appena l'andatura viene rilanciata. Stavolta però in palio non c'è solo la vittoria di tappa ma la tanto agognata maglia rossa. Proprio questo stimolo extra consente allo “Squalo” affamato di non affondare nonostante l'azione di Rodriguez sia davvero indiavolata. Tra i due vi sono 32 secondi ed è solo con la determinazione che Vincenzo evita la beffa limitando il distacco a 20''. Grazie agli abbuoni però Rodriguez ne recupera altri 8 ed è ora a solo 4'' di ritardo in classifica dal capitano della Liquigas. Sul traguardo dietro a Rodriguez e Nibali giungono Mosquera a 22'', Moncoutiè, Roche, Schleck, Tondo, Garcia e Peter Velits tutti racchiusi in un fazzoletto di pochi secondi. Sastre perde oggi 1'42'', Uran 3' mentre Bruseghin cede purtroppo ben 17' uscendo sfortunatamente tra la lista dei papabili vincitori. Al termine della frazione di oggi il ciclismo italiano può festeggiare il primato alla corsa spagnola arrivato dopo un digiuno di due anni. L'ultimo a indossare la maglia di leader era stato infatti Alessandro Ballan il 7 settembre del 2008. Una maglia che Nibali ha fortemente cercato, sfiorato rimanendo li a un palmo di naso mentre al comando della classifica si alternavano i vari Cavendish, Gilbert, Rodriguez e Anton. Ma proprio come gli squali quando vedono rosso, c'è un qualcosa che scatta dentro di loro, una sorta di istinto da predatore che gli spinge ad andare oltre ai loro limiti pur di raggiungere il sospirato obiettivo. Siamo felicissimi che Vincenzo ci sia riuscito ma ora dovrà stare ben attento al fastidioso Prurito che lo insidia a soli 4'' di distanza. Domani sarà un altra storia, speriamo solo che lo Squalo ora che ha raggiunto l'obiettivo, corra un po' di più con la testa e un pochino meno con l'istinto....
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