Di Rosalba Caruso. E’ accaduto qualche giorno fa in Nicaragua: un blocco di terreno ha ceduto provocando il crollo di una miniera di oro e argento. Si tratta del giacimento Bonanza, nel villaggio di El Comal, a nord del Nicaragua.
Intrappolati più di venti lavoratori, a 800 metri di profondità, senza cibo e senza acqua per più di un giorno. Al momento del crollo alcuni di essi si sono riparati sotto una caverna. I soccorritori, a lavoro da giovedì notte, hanno provveduto al rifornimento di viveri attraverso una lunga scala. Nella notte sono stati salvate 20 persone. E’ stata accertata la morte di due dipendenti; 3 i dispersi. Accorsi in centinaia tra parenti e amici in preghiera.
Marta Lagos, funzionario governativo, ha riferito: “Il salvataggio non sara’ facile, ma sentiamo voci di gente li sotto, sono vivi“. La First Lady, Rosario Murilo, si è dichiarata soddisfatta per le operazioni di salvataggio.
Poco chiare le dichiarazione che arrivano dalla società che gestisce la miniera, Hemco; una società con 532 lavoratori, che ogni giorno raccolgono 700 tonnellate di materiale per la produzione di 1.150 chilogrammi di oro all’anno. I responsabili della società hanno indicato la presenza di 26 minatori, uno dei quali sarebbe fuggito, senza aggiungere ulteriori particolari.