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Nichilismo contemporaneo: il giornale La Provincia tra i cattivi maestri (lettera di un padre)

Creato il 15 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

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Finalmente comprendiamo il motivo del celebre grido muto di Edward Munch: il personaggio che urla angosciato ha appena letto il giornale La Provincia, oltre ad aver assistito a un programma tv berlusconista! La lettera seguente, firmata, autentica, anonima, rispondendo alla lettera di Claudia Cremonesi sul nichilismo contemporaneo, rivolge un invito al cambiamento non ai politici bensì ai genitori, indicando con originale connessione la causa del degrado del vivere civile sia nella tv commerciale berlusconista che nel giornale La Provincia di Cremona, che quel cattivo esempio ha voluto seguire, abbandonando malamente ad avviso di chi scrive i sani princìpi fondamentali della civiltà contadina.

La banalizzazione di TUTTO, che le tv commerciali (leggi anche Fininvest) hanno attuato dalla loro comparsa a tutt’oggi, ha prodotto questi risultati devastanti (insegnava qualcosa al riguardo Bobbio?). Quando i miei ragazzi erano piccoli, esercitavo un serrato controllo sull’uso della tv…fino a diventare stalinista!
Ma non credo di avere avuto molti “colleghi di educazione” sulla stessa linea, anzi! E combattere questa tendenza, verso il banale, è compito molto difficile, perché si tratta di dare una guida che appare al ragazzo fortemente costrittiva in un universo di tentazioni, senza, al contempo, produrre dei “diversi”…è camminare continuamente sul DIFFICILISSIMO filo del rasoio: torno a ripetere (via le false modestie!) che pochi “colleghi” genitori se la sono sentita di affrontare questa fatica. E purtroppo anche molti operatori della educazione scolastica hanno dato (e danno) pessimi esempi di coerenza…ecco la parola magica, che può dare il vero senso all’educazione! Il che implica che la procreazione (consapevole) obbliga a rinunciare a molte delle proprie comode libertà per conquistarne di molto più nobili.

Ecco chi deve “insegnare ai giovani l’arte del vivere”.

Senz’altro il compito della politica è fondamentale, ma prima di quello c’è il ruolo primario dei “primi educatori”…Ma ahimè, non dimentichiamo che quei “primi educatori” sono stati (e sono) anche elettori; quindi, non mi sento molto illuminato dalla luce della speranza… i “primi educatori” che hanno affidato (e affidano) la gestione della nazione alle fattucchiere,…ben supportati da media beceri, sono quelle famiglie che si allarmano senza capire una beata forca sulle origini di questa disfatta! e continuano a delegare alle fattucchiere.
E pure il problema della stampa cremonese è un sintomo “che ce n’è pochi”…più chiaro di così!
Sarà colpa dei potentati se siamo in una situazione in cui è possibile licenziare con disinvoltura chi parla in modo scomodo del palazzo? o è piuttosto responsabilità di quei miei “colleghi di educazione” che hanno sempre preferito la via comoda dello sprofondare, dopo cena, nella poltrona a leggiucchiare La Provincia invece di inventare fiabe da raccontare ai propri piccoli? La politica attuale è loro figlia!

Quando, se mai accadrà in questo popolo di analfabeti (mi verrebbe una battutaccia da caserma), “le famiglie che si allarmano e la scuola che non sa cosa fare” si renderanno conto di qual’è l’origine di questo disastro, forse…forse….si comincerà a riemergere dal nichilismo.

PS. L’unico elemento consolatorio, per me, è che i miei ragazzi (uno compare spesso su questo blog) non sono per nulla travolti dal nichilismo: pecco se dico che la via più ripida è quella che alla fine paga?

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