Regia; Michael Haneke Anno: 2005 Titolo originale: Cachè Voto: 4/10 Pagina di IMDB (7.3) Pagina di I Check Movies
Non per fare polemica, ma si tratta davvero di uno strazio. Se vuoi dirigere un thriller (povero di contenuti) sei magari costretto a fare il ganzo con tecniche che fanno applaudire gli intenditori. Giusto una cosa per fare l'alternativo, ma massacrarti le palle per quasi due ore di film. In cosa consiste la ganzata di Haneke? Nel riempire la pellicola di scene a telecamera fissa, tanto lunghe quanto tediose. Ok, c'è anche una sorta di recitazione molto naturale e realistica, da vita comune, che dimostra un certa dota degli attori. Ma per cosa? Per raccontare una storia che è ridicola ed inconcludente? E dove sarebbe la tensione, la curiosità che si scatena o l'attendere il prossimo passo? Un matto filma con la telecamera la facciata di una casa e spedisce le cassette al proprietario. Poi filma mentre questo parla agitatamente con chi crede (ed è probabile che sia lui) che fa il filmato... Wow... E lo spettatore sta lì per caso a domandarsi il perchè? Sta lì a domandarsi il per come? No, sinceramente non mene frega nulla. Poi la storia è assurda fin dalla nascita. Uno screzio tra bambini di sei anni, una vendetta che termina con un suicidio solo per far sentire in colpa (ma di cosa?) l'altro... E ancora telecamere fisse, fermi immagine... Nulla di nulla. E magari qualcuno si sfrega le mani dicendo che è un capolavoro, che è arte... Sì, mettetela da parte, come tutto il film, e provate altro.