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Niente di buono all'orizzonte

Da Roxioni
Niente di buono all'orizzonteNiente di buono all'orizzonteCrisi dell'eurozona, debito sovrano, downgrade a ripetizione, questo è quello che sentiamo dire tutti i giorni, da Media e "main street". Di sicuro la situazione economica attuale non porta certo ad essere ottimisti, ma se a questi elementi ci aggiungiamo rumors non tanto incontrollati su possibili downgrade in arrivo per Francia e Germania (che come conseguenza, perderebbero così la tripla "A" del loro rating), ce n'è abbastanza per essere pessimisti. C'è poi una news fresca di giornata che descrive un contesto mediorientale riferito all'IRAN a dir poco esplosivo.  Ecco la news:
Nucleare: raid contro l’Iran? La macchina bellica sarebbe già in moto, pronta a colpire l’Iran. Almeno questo è ciò che sostengono i quotidiani britannici The Telegraph e The Guardian. Secondo i siti internet dei due giornali le forze armate britanniche sarebbero pronte a sostenere gli Stati Uniti nel caso in cui Washington decidesse di portare a termine un attacco missilistico contro le installazioni nucleari di Teheran. Gli strateghi londinesi starebbero inoltre esaminando dove posizionare le unità navali e sottomarine della Royal Navy. Da giorni anche la stampa israeliana parla di un possibile attacco, sostenendo che i jet israeliani starebbero esercitandosi in missioni a lungo raggio.
Niente di buono all'orizzonte Nel mirino di Washington e Gerusalemme le installazioni atomiche iraniane che Teheran insiste nel definire a scopo civile. La prossima settimana, intanto, sono attesi i risultati di un nuovo rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica proprio sugli impianti nucleari iraniani. fonte Euronews
Se questi sono i chiari di luna, tra bellicose prospettive di nuclear war e downgrade europei annunciati, aspettiamoci ancora il peggio sui mercati finanziari.
Già a settembre la Weiss Research , un'Agenzia di rating indipendente (ma non per questo meno importante visto che esiste da 40 anni), declassò un consistente gruppo di paesi europei tra cui Belgio, Austria (con le sue banche zeppe di titoli tossici), Repubblica Ceca, SVIZZERA, Finlandia e Turchia. Non fa menzione di altri membri europei, ma nello stesso mese altre sorelle del rating pensavano a declassare alcune banche francesi con grossi problemi di accesso ai mercati finanziari in $, ormai vicine alla canna del gas.
Niente di buono all'orizzonte

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