Che io abbia una predilezione per il surrealismo credo sia cosa palese tra i lettori affezionati di AtlantideKids. Che il mio dipinto favorito, quello che vorrei troneggiasse sulla testiera del mio letto, sia Le Blanc-Seing (La Firma in bianco) di Magritte, è notizia meno nota, sebbene ugualmente non clamorosa. La premessa egocentrica è funzionale al portare il discorso dritto al punto: quando tra le mani mi capita un albo illustrato per bambini il cui titolo non lascia spazio ai fraintendimenti non posso che considerarlo, e considerarlo a fondo. Si tratta di Magritte, questo non è un libro di Margherita e Rosetta Loy.
René Magritte Le Blanc-Seing (1965) – Questo non è un libro, Margherita e Rosetta Loy – Gallucci 2013
Le cose visibili possono essere invisibili. Se qualcuno va a cavallo in un bosco, prima lo si vede, poi no, ma si sa che c'è. Nella Firma in bianco, la cavallerizza nasconde gli alberi e gli alberi la nascondono a loro volta. Tuttavia il nostro pensiero comprende tutti e due,il visibile e l'invisibile. E io utilizzo la pittura per rendere visibile il pensiero.
Rendere visibile il pensiero è certamente cosa ardua, anche perché nessun pensiero sarà uguale a se stesso o alla sua rappresentazione. Rendere un’idea di pensiero è altrettanto difficile ma è impresa quantomeno intrigante. Niente è ciò che sembra, perlomeno niente è solo ciò che sembra e la cavallerizza che si mescola al bosco potrebbe facilmente diventare o essere il bosco che si mescola alla cavallerizza, così come la mela dipinta non è una mela: benché ne abbia le fattezze, essa rimane un dipinto, una rappresentazione di una mela.
René Magritte La chambre d’écoute (1958) – Questo non è un libro, Margherita e Rosetta Loy – Gallucci 2013
Complesso il lavoro delle due autrici che costruiscono attorno a una selezione di dipinti di Magritte, dopo un’intensa introduzione perfettamente sospesa tra il tono della favola e la toccante intensità della realtà, una narrazione lineare e coerente, una fiaba surreale dal timbro concreto e cristallino. La presenza di un’enorme mela verde nella stanza, il suo troneggiare occupando tutto lo spazio e il respiro delle pagine, è naturale così come la via di fuga attraverso la finestra che si apre sul mare: Magritte vi guarda attraverso, curioso, così come è dato al piccolo lettore di fare, per trovarsi di fronte a un’altra magia, un’altra meraviglia: un castello sospeso, adagiato su una roccia che levita sul mare.
René Magritte, Le Château des Pyrénées (1959) – Questo non è un libro, Margherita e Rosetta Loy – Gallucci 2013
Questo non è un libro è un albo che consiglio giacché possiede la qualità rara di contagiare i lettori di un fascino che potrebbe evolversi facilmente in passione e approfondimento. I bambini, affascinati da quelle che per loro sono illustrazioni bizzarre e magiche ne chiederanno altre e, perfettamente in linea con la deliziosa abitudine di Magritte di dare uno spazio al vuoto, ne cercheranno altri da riempire, da considerare, da narrare a continuazione di una fiaba che non è una fiaba ma ne lascia in bocca il sapore.
Titolo: Magritte, Questo non è un libroAutore: Margherita e Rosetta Loy
Editore: Gallucci
Dati: 2013, 35 pp., 18,00 €