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Niente fondi alle scorte

Creato il 06 luglio 2011 da Maurizio Lorenzi

Tratto da AMDuemila – 29 giugno 2011

Napoli. Il ministero della Giustizia non riesce più a garantire agli autisti il pagamento dello straordinario. Dal 27 giugno scorso i magistrati di Napoli sottoposti a tutela, trentanove per l’esattezza, (il procuratore, gli aggiunti e i sostituti della Dda) sono costretti a lasciare l’ufficio entro le 18.00 altrimenti devono tornare a casa con i propri mezzi.

“Dite a Peppe Setola e a Michele Zagaria – è lo sfogo di un pm del pool che indaga sul clan dei casalesi – che, se mi cercano, possono trovarmi alla stazione della Circumvesuviana dalle 7 di sera. Non molto sicura per noi, ma almeno qualcosa che ancora funziona”. C’è poi chi rischia con i mezzi pubblici e chi invece sceglie il taxi.

Ma l’insufficienza di fondi per la giustizia si fa sentire anche su altri versanti: i magistrati sono costretti a portarsi da casa persino il materiale di cancelleria. Il procuratore, Giovandomenico Lepore, è sconfortato: “Dopo numerose sollecitazioni, dal ministero è arrivato un fax in cui è scritto che alla firma del ministro Tremonti c’è un provvedimento che dovrebbe consentire il pagamento degli straordinari. Non si sa se e quando Tremonti lo firmerà. Ho girato il fax al dirigente generale e agli autisti, nella speranza di convincerli a tornare al lavoro: più di questo non posso fare. Il problema riguarda anche me: ieri, per tornare a casa, ho dovuto farmi prestare un’auto dai carabinieri. Per una volta si può fare, ma non può essere questa la soluzione. Anche i carabinieri di auto ne hanno poche”.


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