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Niente radiografia a Soresina: si va a Crema

Creato il 02 settembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Radiografia del cranio di un importante, storico politico del Pirellone

“L’apparecchiatura che fa le radiografia non è passata dalla porta dell’ambulatorio e siamo dovuti andare a Crema, perché è stata portata all’ospedale di Crema”.
Così hanno riferito alcuni pazienti del piccolo polo sanitario di Soresina, il cosiddetto Robbiani, nome che apparteneva a un vero e proprio ospedale, quello che è stato chiuso.
Ora il servizio sanitario per acuti lo effettua l’ospedale di Crema, che si spera continui ad esistere malgrado periodiche voci del malaugurio.
L’inconveniente dell’apparecchiatura che non passa dalla porta dell’ambulatorio di radiologia sorprende. Possibile che dopo tanti sopralluoghi il fondamentale dettaglio sia sfuggito ai dirigenti?
Di fatto le lamentele della radiologia del polo sanitario che non parte mai salgono da tempo.
Non è un fenomeno da poco, dato che Radiologia era assai attiva, quando si trovava nell’ospedale di Soresina, che come ospedale non esiste più da anni.
Bisogna probabilmente tener conto che le radiografie fatte per controllo (la lega contro i tumori a Soresina è per anni molto attiva in collaborazione con il vecchio Robbiani) non si devono fare più, se non in caso di emergenza comprovata. La Regione vuole che le persone interessate si sottopongano agli screening. L’obiettivo dichiarato è evitare radiologie inutili, dal numero e dal costo intollerabile per le casse del Pirellone, che di soldi ne trova parecchi in altri casi, sui quali la magistratura non ha mancato di intervenire.
Radiografia al seno? No, non è prevenzione corretta, a meno che non ci sia verificato motivo. Si aspetta lo screening.

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