Non c’è estate senza Colin Dexter, e il 2012 non fa eccezione. Dopo Il mondo silenzioso di Nicholas Quinn, Al momento della scomparsa la ragazza indossava e L’ultima corsa per Woodstock, Sellerio ripubblica Delitti nella cattedrale (questo il titolo nell’edizione Mondadori, che aveva avuto il merito di introdurre uno dei classici del giallo inglese in terra italiana con anticipo). Dopo l’ambientazione Gownie di Nicholas Quinn, il centro dell’intreccio resta quel tipo di Orxford – e tutto ruota intorno alle morti (violente e misteriose) di una chiesa sulla carta inesistente ma che fa tanto Christchurch. L’ispettore Morse (in vacanza, come da neo-titolo – si poteva rinunciare alla variante) si imbatte nel mistero, lo tallona, rientra dalle ferie, si fa incaricare (complice una compiacente influenza del collega deputato a seguirlo) ispettore responsabile del caso. Sempre con il fedele Lewis, sempre indugiando di falsa pista in pista (in maniera fin troppo scontata: il quid dell’enigma che spiega tutto il lettore lo ha già capito a pag. 30 – complice un Prologo con un punto di vista esterno ridotto che tende a farsi ora interno, ora quasi onnisciente che rivela più di quanto si possa a prima vista pensare), sempre cogliendo improvvise alzate di ingegno, il romanzo si snoda nonostante alcuni (e già noti) scricchiolii con la consueta piacevolezza. Rivelando anche una marcata propensione (complice il piano temporale lungo, che copre, tra flashback e flashforward, un arco ampio di due anni), per lo sviluppo degli aspetti più ‘seriali’ (= evoluzione del personaggio protagonista). Il risultato è buono, come sempre. E come sempre si fa leggere. Con alla fine anche una nota di riflessione morale (sarà l’ambiente religioso-ecclesiastico) sulla natura umana, sull’amore e la giustizia che lascia ombre interessanti sulle puntate successive.
Ovviamente, anche oggi la ‘povna è di venerdì del libro.