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Nigeria e Champagne = non solo football

Da Vini&terroir

Dopo avere eliminato nella Coppa del Mondo di Football, a fatica, la Nigeria si scopre che questo paese è uno dei maggiori acquirenti della bevanda simbolo di Francia: lo Champagne. Dopo il gol annullato ( forse ingiustamente) alla Nigeria ed all’entrata killer di Matuidi su Onazi forse qualcuno negli spogliatoi ha brindato con lo Champagne. Comunque la Nigeria è considerato come il secondo mercato più dinamico al mondo per lo Champagne. Il numero di bottiglie è aumentato a dismisura passando dalle 150.000 del 2003 al milione del 2013. I businessman , soprattutto petrolieri, e lo show business nigeriano spendono fortune per bere i marchi simbolo come Moet et chandon, Pommery, Laurent Perrier, Dom Perignon per un totale di 50 milioni di euro. Infatti nelle città africane di Lagos,Abuja o Port Harcourt le persone benestanti pagano le belle etichette circa tre-quattro volte più care che in Francia: 100€ per il semplice brut della Moet et Chandon oppure 700€ per un Cristal Roederer.

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Insomma è proprio in questo paese africano dove si  vedono differenze sociali inimmaginabili: da una parte gente “fortunata” che spende e spande dollari per una bevanda e dall’altra parte circa il 63% della popolazione sopravvive con 1 dollaro per giorno. Inoltre sempre da una parte ricchi che sono “dopati” alle bollicine e dall’altra la popolazione che non ha neanche l’acqua per sopravvivere. Un paradosso ma per le maison di Champagne business is business; ma con quanto straguadagnano potrebbero aiutare il 63% della popolazione a vivere meglio.


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