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Nigeria: la strage che non vediamo…ma che c’è stata

Creato il 09 gennaio 2015 da Cafeafrica @cafeafrica_blog
Non è mia politica raccontare le disgrazie dell’Africa, ci sono già tanti media che buttano fango su questo continente pieno di lacrime e sorrisi, ma stavolta farò un’eccezione, perché le stragi sono tali in ogni parte di mondo e il peso dei morti non varia cambiando latitudine.
Il gruppo terroristico Boko Haram avrebbe raso al suolo almeno 16 villaggi nel nord della Nigeria e pare che l’intera area sia coperta di cadaveri. In base alle scarse notizie che giungono ci sarebbero 2000 vittime.
Una carneficina che non abbiamo potuto vedere documentata attraverso video o foto, ma che c’è stata comunque. Eppure nessuno ne parla. Mi chiedo se non venga percepita sulla nostra pelle perché così lontana o perché oramai schiavi delle immagini non riusciamo a concepire eventi non documentati.
La storia comincia così. Sabato i combattenti Boko Haram hanno preso la città di Baga, che ospita il quartier generale della task force multinazionale (MNJTF) composta da soldati provenienti da Nigeria, Niger e Ciad. Baga ha un’importanza strategica per i Boko Haram, in quanto è l’ultima città del nord della regione di Borno sotto il controllo del governo federale nigeriano. I militanti, che hanno occupato oltre 25 città nel nord-est della Nigeria negli ultimi sei mesi, ora controllano tutti e tre i confini del Borno con Niger, Ciad e Camerun.
Nei giorni successivi sono seguiti combattimenti in tutta l’area, con numerose vittime – pare 2.000 – e che hanno costretto circa 20.000 persone ad abbandonare le proprie case.
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La notizia degli ultimi attacchi è arrivata non appena il Presidente della Nigeria, Goodluck Jonathan, fortemente criticato per la sua incapacità di porre fine alla ribellione, ha lanciato ufficialmente la sua campagna per le prossime elezioni.
I nigeriani, infatti, sono chiamati ad eleggere un nuovo presidente il prossimo 14 febbraio, ma si teme che il voto possa essere escluso proprio nelle aree del nord-est a causa delle violenze e per il problema del numero di profughi che difficilmente potrà rientrare nei propri villaggi per votare.
Ma 2.000 morti e 20.000 profughi evidentemente non fanno notizia…

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