Yosuke Hayashi, creatore di Ninja Gaiden 3, ha voluto appunto migliorarlo e semplificarlo permettendo un po’ a tutti di utilizzarlo. Questo cambiamento ha creato però un po’ di critiche nel mondo dei videogames.
La storia narrata in Ninja Gaiden 3 sembra la più banale che si è vista sino ad oggi. Il protagonista del gioco, Ryu Hayabusa, deve salvare ancora il mondo dalla distruzione. Alla base di tutto c’è una misteriosa organizzazione che vuole ottenere il potere della popolazione mondiale. Ryu interagirà spesso con nemici, e la storia si svilupperà senza però colpi di scena veri e propri.
Possiamo comunque affermare che la vera anima di questa serie è sempre stato il gameplay: rapido, divertente e particolarmente competitivo. In Ninja Gaiden 3 il gioco sembra essere qualcosa di totalmente diverso rispetto al passato e anche meno rapido, divertente e competitivo. Inoltre le difficoltà di base sono minori. C’è però qualcosa che rende tutto più complicato: la gestione della telecamera. Quando ci sono combattimenti, l’inquadratura si avvicina troppo all’azione, e quindi il movimento non rende chiara la nostra visuale e risulta quindi complesso capire la posizione dei nemici.
Anche il combattimento è stato rivisitato soprattutto nella velocità. Ora, in Ninja Gaiden 3, Ryu possiede un doppio attacco classico. Quindi basta lanciarsi contro il nemico senza starlo neanche a studiare troppo. Ciò ha dato al gameplay una svolta decisamente più action. Oltre ai kunai ed un arco, Ryu avrà solo la sua katana e nessun’altra arma e soprattutto, nessun sistema di crescita. Fin dal primo capitolo si aggiungerà un attacco speciale legato al braccio indemoniato di Ryu su cui è stata fatta una maledizione. L’attacco eliminerà tutti i nemici sul campo con una cutscene bella da vedere.
La semplificazione del gameplay ha portato una ripetitività e linearità nel gioco. In sostanza quello che ci sarà da fare nel gioco sarà scendere in campo e far fuori tutti i nemici per poi affrontare i boss, anche attraverso l’uso dei Quick Time Events. All’inizio forse sembrerà una novità, però procedendo nel gioco, finirà per annoiare. In conclusione, per completare l’avventura ci vorranno circa dieci ore; ovviamente ciò dipende anche dalla difficoltà di gioco scelta.
La longevità invece è discreta e viene innalzata da un comparto multiplayer che ci permette di affrontare il gioco sia in modalità competitiva (Clan Battle) che cooperativa (Ninja Trails). Queste due modalità ci permetteranno di creare il super ninja fornendolo sempre di armi migliori, abiti di diversi e nuove abilità. Anche in questa parte però possiamo dire che si riscontra la noia. Nelle missioni in cooperativa è un susseguirsi di deathmatch a squadre.
Il sistema, durante questa modalità, chiederà ad un giocatore di eliminare un proprio compagno; facendo ciò si va a trasformare un team deathmatch in un multilplayer tutti contro tutti e dove ognuno si vendicherà.
Dal punto di vista tecnico, invece, la qualità aumenta notevolmente. Le animazioni sono buone e Ryu potrà fare praticamente di tutto. Insomma, in Ninja Gaiden 3 vedremo sempre atti di violenza gratuita grazie all’enorme quantità di sangue che schizzerà fuori dai nemici che uccideremo con la nostra katana.
I nemici di base risultano essere dei semplici manichini da colpire di volta in volta, invece l’esperienza migliora quando si avrà a che fare con i boss, dal design ottimo e che risultano essere la vera unica sfida in gioco, dato per affrontarli occorrerà utilizzare un po’ di astuzia e non solo in continuo button mashing. Buona l’implementazione e la risposta in game della periferica Move, anche se si gioca con il controller di Sony si dovrà accedere ad una modalità ancorà più semplice del gioco.
Buono l’ audio che presenta un ottimo doppiaggio in lingua inglese, oltre alla possibilità di gustarsi tutto il gioco in lingua originale, quindi Giapponese. Buoni gli effetti sonori e i brani scelti per la colonna sonora.
Ninja Gaiden 3 si presenta come il peggior titolo di questa serie, la trama è palese e la semplificazione del gameplay ha trasformato una serie unica, in un banale e noioso action game. L’unico aspetto positivo forse è tutto quello preso e mantenuto dal passato.
In conclusione, ciò che permette al gioco di non scendere sotto la sufficienza sono: longevità, comparto tecnico e un multiplayer discreto; in ogni caso il gioco non è il Ninja Gaiden che tutti i fan di questa serie.