Il guardasigilli Nitto Palma, manderà gli ispettori del ministero nelle procure di Napoli e Bari, da tempo occupate, insieme a quella di Roma, a indagare sulle vicende riguardanti il nostro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, le escort, il faccendiere Valter Lavitola e Gianpaolo Tarantini. Non si è fatta attendere la protesta delle opposizioni, su tutte Pd e Idv contro la scelta del ministro. Il pool degli ispettori, infatti, sarebbe guidato da Arcibaldo Miller, nome che, come fanno notare Pina Picierno e Donatella Ferranti del Partito Democratico, compare nell’inchiesta P3 della Procura di Roma.
Le due però precisano che la protesta è riferita solo alla figura di Arcibaldo Miller, la cui permanenza in carica, dichiarano «rischia di compromettere, anche sotto il profilo dell’immagine, la garanzia di indipendenza e terzietà dell’organo ispettivo potendo addirittura arrivare a pregiudicare la trasparenza dell’azione del ministro», mentre precisano di non voler entrare in merito nella scelta del ministro di inviare gli ispettori. L’orientamento della decisione di Palma, comunque sembrerebbe quello di intervenire su questioni da chiarire, come lo scontro tra il Procuratore di Bari, Antonio Laudati e l’ex pubblico ministero Giuseppe Scelsi, attualmente al vaglio del csm. Scelsi, accusa il Procuratore di averlo rallentato nell’affair Berlusconi e escort. Sembra che il ministro abbia chiesto una copia delle audizioni al csm. Intanto oggi, Palma, risponderà in Parlamento dell’azione di controllo sulla Procura di Napoli, in particolare sui tre punti da accertare; e cioè il fatto che i pm e non un giudice, abbiano emesso un decreto grazie al quale, l’avvocato Nicola Quaranta, uno dei legali di Tarantini, è stato sollevato dal segreto professionale. Altro punto da chiarire è la fuga di notizie riguardanti un’intercettazione tra il faccendiere Lavitola e Berlusconi e infine, la revoca della competenza a indagare, decisa dal tribunale di Napoli.
Ieri, a Roma, si è tenuta una riunione tra i massimi esponenti delle Procure di Napoli e della Capitale, quest’ultima, indagherà sulla presunta estorsione subita dal premier dallo scorso marzo fino a luglio, per mano di Tarantini e Lavitola. I procuratori di Bari, lavoreranno sulle presunte pressioni da parte di Berlusconi, atte a far rilasciare dichiarazioni false all’imprenditore pugliese sul caso escort. Il Procuratore aggiunto di Bari Pasquale Drago sarà oggi sentito dal csm. Intanto il senatore Alberto Maritati, chiamato in causa da Laudati, in merito a un presunto accordo con Scelsi per avere notizie sull’indagine escort, replica: «Chiederò copia della relazione di Laudati e nel caso tutelerò la mia immagine e la mia integrità nelle sedi opportune».
Francesco Li Noce