Quando sono arrivata a Nizza, la settimana scorsa, mi aspettavo un gran trionfo di pesce in ogni piatto. Invece mi sono dovuta ricredere subito perché la cucina nizzarda è più di terra che di mare. Il perché è totalmente storico: in passato la città si trovava sulle colline e gli abitanti usavano per i loro piatti ciò che la terra regalava loro.
La cucina di Nizza è davvero interessante: alcuni la definiscono parente di quella ligure. Per altri questa definizione è proprio un abominio.
Qualsiasi sia l’origine dei piatti di Nizza, quello che risalta agli occhi di chi si avventura da queste parti è la grande varietà di sapori e di offerta.
Nizza è una di quelle città dove si trovano proposte per tutti i portafogli: dal ristorante stellato allo street food più classico. Partendo da quest’ultima categoria, vi consiglio di perdervi tra i vicoli della città vecchia in cerca di pissaladière e socca.
La pissaladiere è una sorta di focaccia guarnita con cipolla e spesso anche acciughe. La socca è un qulacosa di molto simile ad una farinata di ceci. Io ho adorato quest’ultima e me la gusteri anche ora se potessi.
La citta vecchia vanta anche un sacco di trattorie a gestione familiare dove si mangia con tranquillità e gusto. Alcuni di questi luoghi sono certificati ed espongono il logo di “Cucina Nizzarda“.
Tra tutti vi consiglio Lu Fran-Calin, proprio vicino alla cattedrale della città. Qui sorrisi e buona cucina sono all’ordine del giorno.
Se invece siete in cerca di un’esperienza con tanto di stella Michelin, meglio prenotare un tavolo al ristorante dello chef Christian Plumail: l’esperienza gastronomica di alto livello è garantita.
Nizza è proprio una città adatta a tutti e la sua gastronomia è ricca, genuina, casalinga e molto gustosa. Se non fossi allergica ai peperoni (ce ne sono spesso nei piatti nizzardi) per me sarebbe la migliore tra le cucine francesi!