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No

Da Harlan1985
Insomma, va tutto di merda, no? La benzina è carissima, fatti salvi i poveri babbei che si passano la domenica mattina a fare la coda dai distributori ENI per fare il pieno alla macchina, come se per far ripartire l'Italia servisse questa atmosfera da guerra fredda all'amatriciana, con tanto di forze dell'ordine chiamate a tenere a bada questi civilissimi italiani assetati di benzina e di certo non così stanchi, tanto da potersi permettere di saltare il meritato riposo domenicale per farsi un giro dal benzinaio con la macchina carica di taniche vuote. Se la storia continua così salteranno fuori i bagarini della benza, simpaticoni che rivenderanno il loro petrolio raffinato a prezzi concorrenziali al camionista coglione che dopo una settimana a fare su e giù sulle autostrade è un po' pigro ad alzarsi e quindi, povero pirla, si fa il suo pieno da trecento euro il mercoledì e anche il sabato mattina, perché lui, sfigato, ha un lavoro da portare avanti. Sarà un bel business.
Va tutto di merda, no? I negozi sono pieni di merce che nessuno compra, perché i soldi sono pochi e perché c'è questa stranezza per cui non è che tutti debbano comprarsi la macchina nuova ogni sei mesi, il televisore Led ogni due mesi, il computer ogni mese. C'è questa bizzarria per cui forse oggi ti sei pentito di aver acceso un finanziamento per l'X5 che finiranno di pagare i tuoi pronipoti, solo oggi però, perché prima ti piaceva fare il fenomeno con amici e colleghi sul tuo nuovo mezzo, tu che fino al giorno prima giravi su una Renault 5 con le gomme pelate. Solo oggi però, che vai avanti a 10 euro a colpo e hai benedetto Rocco Papaleo e il suo fido cane a sei zampe.
Va tutto di merda, no? Ché ci sono queste nuove tasse, le bollette troppo alte e le pensioni troppo basse, così basse che non si fa in tempo ad andarle a ritirare che già sono finite. Durano più o meno un quarto d'ora, perché vicino alle Poste — dove il primo del mese i pensionati smaniosi di ritirare l'obolo, di vedere i soldi, impediscono ai comuni mortali non ancora pensionati e non ancora poveri in canna di pagare una bolletta impiegando meno di mezza giornata e fanno felici i gentiluomini che attendono pazienti la loro uscita per soffiare loro il bottino — esiste sempre un tabacchino, e lì finisce la pensione, lì si trasforma in quella patina argentea che si attacca ai vestiti e alle monete, rivelando quasi sempre un bel cazzo di niente. Li trovi davanti alla ricevitoria a giocarsi i valori della glicemia e degli anni del cane, li trovi a infilare un dieci euro dopo l'altro nei videopoker, e li trovi a grattare. Grattare. Grattare. Tossicodipendenti come i tossici del SerT poco più in là. Tossicodipendenti come tutti noi. Soldi, banche, oggetti, tessere punti, lo Stato da cui pretendiamo diritti molto spesso senza contraccambiare i doveri: noi dipendiamo, siamo dei tossici con violente crisi d'astinenza.
Va tutto di merda, no?
Io dico no.
Perché le crisi d'astinenza provocano vuoti di memoria, e non c'è vuoto di memoria più forte di quello provocato dalla Crisi d'Astinenza da Messia.
Io dico no perché bisogna guarire. Io dico no perché tra un anno e mezzo non voglio sentire la gente dire che era meglio Monti. Potrei incazzarmi un pochino.

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