L’associazione fortemente contraria all’attuazione del programma di industrializzazione non solo ha fatto formalmente appello alle istituzioni, presentando presso la capitaneria di porto di Reggio Calabria le proprie osservazioni avverso questa richiesta, ma si è fatta sentire anche sul web attraverso facebook.
“No al carbone – io ci metto la faccia”, così è stata chiamata dagli organizzatori l’iniziativa che ha tentato, in questi giorni, di sensibilizzare gli animi dei cittadini calabresi e non solo, a sostegno di una terra che vuole proteggersi dall’ennesimo scempio ambientale.
Sono sufficienti un foglio e un pennarello e scrivere “No al carbone – Io ci metto la faccia”, o qualsiasi altro messaggio di dissenso contro l’obiettivo della SEI-Repower, scattare e pubblicare la foto sulla bacheca dell’evento creato su facebook “NO AL CARBONE – IO CI METTO LA FACCIA” o inviarla a info@nocarbonesaline.it.”
Ha fatto sentire la sua voce anche l’arcivescovo mons. Fiorini Morosini, il quale ha dichiarato: “In questa Regione abbiamo alle spalle molti errori, oggi c’è il timore della realizzazione della centrale a carbone di Saline Joniche che non può assolutamente essere una prospettiva di sviluppo per la Calabria: lo dobbiamo dire chiaramente”.
Da un punto di vista tecnico, inoltre , la società a cui dovrebbe essere rilasciata la concessione non sembra essere economicamente affidabile: in virtù dei risultati del referendum svizzero del 22 settembre scorso dovrebbe presto venir meno il socio di maggioranza.