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No alle auto blu, stop ai privilegi

Creato il 16 gennaio 2012 da Mutuonews
Auto Blu

Stop alle auto blu per i funzionari

 Tagliate 3500 auto di rappresentanza

Il grasso ventre dei commendatori, diete politicizzate, evasori legalizzati, auto blu…” recita un verso del brano Nuntereggae Più, cantato dal compianto Rino Gaetano. “E intanto sto perdendo sulla patente il punto. E unauto blu mi sfreccia accanto. Che incanto.” strimpellavano, in epoca più recente, gli Articolo 31 ne “L’Italiano Medio”. Insomma, le famigerate auto di rappresentanza, privilegio per politici e più in generale per funzionari a libro paga statale, hanno sempre avuto un posto in prima fila nell’immaginario collettivo di quanti vedono nella cosiddetta Casta il nemico pubblico (in tutti i sensi) numero uno.

Il presidente del Consiglio Mario Monti” – comunica una nota di Palazzo Chigi – “ha inviato oggi al Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) un decreto del presidente del Consiglio sull’utilizzo delle autovetture di servizio e di rappresentanza da parte delle pubbliche amministrazioni. Il presente decreto, su proposta di Filippo Patroni Griffi, ministro senza portafoglio per la pubblica amministrazione e la semplificazione, mira ad ottemperare all’ordinanza del TAR n. 4139 del 10 novembre 2011 che chiedeva il riesame del precedente decreto del 3 agosto 2011 in relazione all’esclusione dalla sua applicazione degli Organi costituzionali, delle Regioni e gli enti locali, nonchè delle amministrazioni che utilizzano non più di una autovettura di servizio (art. 1, comma 2, del precedente DPCM). Inoltre il presente decreto modifica il precedente laddove esso impone l’utilizzo alternativo dei mezzi di trasporto pubblico solo quando ne venga assicurata uguale efficacia“.

 

 


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