Cremona non è il violino, i cittadini lo sanno alla faccia dei partiti sottomessi al solito industriale. Il quale ha scelto non di migliorare la convivenza dei vicini di casa delle sue fabbriche, bensì di regalare al Comune un museo e una casa di riposo alla Chiesa.
Il museo però, quando sarà di proprietà comunale, costerà parecchio. Manutenzione cara, che richiede ditte specializzate, assicurazioni. In breve tasse, tasse e condizionamento politico. Il Comune non sarà libero di fare politiche culturali liberamente “perché bisogna mettere in rete il museo dei violino”.
Ma non è vero che “bisogna”.
Si può bandire una gara e affidarlo in gestione o meglio ancora privatizzarlo, venderlo.
È un regalo di lusso e il Comune non può alzare le tasse apposta per compiacere l’amico. No, è pessima politica, per niente autonoma. Un regalo non può vincolare per sempre un Comune.