Da Breaking Bad a Baking Bread il passo è breve. Ringrazio Carolina, la mia pusher nambaruàn, per la ricetta e Darinka per il gioco di parole, che avrei proprio voluto fare io, mannaggia. Detto ciò ecco la ricetta, con l'aggiunta di piccole varianti in parte carolinge e in parte mie, del pane senza impasto.
300g di farina tipo 2
200g di farina integrale
(i 200g li ho messi di farina di farro: consiglio vivamente)
380g di acqua tiepida
5g di lievito di birra
10g di sale
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
5g di malto in polvere o in crema
1 pugno di semi di girasole
(girasole e zucca che fanno più figura)
Preparazione:
in un contenitore capiente (che abbia il suo coperchio e sia trasparente possibilmente) mescolate le due farine e il sale. Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida insieme al malto e versatelo sulla farina, unite l'olio e i semi e mescolate con una cucchiaio fino ad amalgamare il tutto e a idratare tutta la farina, ma senza impastare. Chiudete il contenitore con il coperchio e riponete il tutto in frigorifero da un minimo di 12 ore a un massimo di 24. (Tenetelo un po' d'occhio, deve lievitare ma non passare di lievito).
Trascorso il tempo di riposo in frigo, infarinate abbondantemente la superficie di lavoro e versateci l'impasto senza sgonfiarlo troppo. Infarinatevi le mani e fate le pieghe del tipo 1 che consistono nel tirare e piegare il lato destro del rettangolo verso il centro, per poi sovrapporgli il lato sinistro (pieghe a portafoglio). Ruotate l'impasto di 90° e ripetete le pieghe. Capovolgete l'impasto in modo che le pieghe stiano sotto e adagiate la pagnotta in uno strofinaccio bene infarinato. Infarinate anche la superficie della pagnotta e chiudete lo strofinaccio ripiegando tutti i lembi verso il centro. Lasciate la pagnotta riposare nello strofinaccio per 1-1 1/2 ora.
Venti minuti prima di infornate, portate il forno al massimo (250°) mettendo al suo interno una pentola con il suo coperchio. L'ideale è usare una pentola in ghisa (diametro 24 cm). [Io ho usato una pentola in coccio da 22cm di diametro). Altrimenti usatene una in pyrex, in terracotta o, se proprio non ne avete, una in acciaio (meglio una in alluminio pressofuso antiaderente). Quando il forno sarà arrivato a temperatura, togliete momentaneamente il coperchio alla casseruola, aprite i lembi dello strofinaccio, appoggiate la mano destra a fianco alla pagnotta e con la sinistra aiutandovi con lo strofinaccio, capovolgetela sulla mano in modo che ora la parte con le pieghe sia verso l'alto. Adagiate la pagnotta nella casseruola, chiudetela con il coperchio e lasciate cuocere per 25 minuti, dopodiché, rimuovete il coperchio e continuate la cottura per altri 10-15 minuti.
Note:
L'impasto è molto molle, la farina nel maneggiarlo è fondamentale.
La temperatura massima è altra condicio sine qua non.
La cura delle pieghe è risolutiva per l'estetica, non sottovalutatela.
I minuti di cottura nel forno sono indicativi: è una fase in cui la pagnotta va controllata e seguita come fosse un bimbo che muove i primi passi.
Deve colorarsi senza rischiare un'insolazione e deve cuocersi in modo uniforme.
Ognuno conosce il proprio forno, sarà quindi la vostra esperienza a guidarvi, in ogni caso, per quanto mi riguarda, ho usato la funzione "pollo" con una cottura forte anche e soprattutto dal basso (il rischio è ritrovarselo crudo sotto).
Attenzione, è un prodotto altamente PCD.
p.s. per Claudia: La Linea non diventerà un blog di cucina.