Giornata di arresti e fermi per il popolo No Tav. Una operazione che nessuno aspettava è stata messa a segno nella mattinata di oggi, a far partire la maxi retata, probabilmente è lo stato di agitazione generale dell’Italia e la paura che dalle proteste dei Tir e dei forconi possa scaturire altro. Per ora però si sa che gli arresti e gli avvisi di garanzia coinvolgono i responsabili del caos causato a luglio in Val di Susa, specie nella giornata del 3 di luglio. La lista di arresti ed avvisi pare essere molto lunga, tra essi numerosi no global, qualche black bloc, ma anche dei politici, tra i nomi ci sarebbero militanti dei centri sociali torinesi “Askatasuna”, uno tra tutti lo storico leader Giorgio Rossetto, “El Paso”, “Barrocchio” e “Metzcal” e di case occupate a Milano (soprattutto quella di via Borsi). Un ordine di custodia è stato emesso anche per attivista di un comitato No Tav di Bussoleno, mentre tra gli indagati ci sono anche due ex terroristi. Così pare, tra l’altro è stata perquisita l’abitazione di Guido Fissore, consigliere comunaledi Villarfocchiardo, paesino della Valle Susa. Le operazioni di polizia sono state eseguite a Torino, Asti, Milano, Trento, Palermo, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma e Modena.
La rivolta però immediatamente corre sul web, non ci sta nessuno a questa azione di polizia ed infatti persino Giorgio Cremaschi ha dichiarato che le misure repressive sono inaccettabili. Intanto su Fb e Twitter viene lanciano l’appello per una fiaccolata di solidarietà con gli arrestati e di protesta contro la repressione, dalla Piazza della Stazione a Bussoleno