No TAV / No Violenza / Sì consapevolezza democratica

Creato il 20 novembre 2013 da Andrea Rattacaso @rattablog2
 20 Novembre 2012 

Non è bello ripetere sempre le stesse cose.
Sono anni ormai che si parla della linea TAV che andrà da Torino a Lione, tanto è vero che ormai risulta facilissimo reperire su internet tantissime informazioni a riguardo.
E anche molto tempo che si parla di come il movimento NO TAV non sia un movimento violento e che, il più delle volte, sono altri che usano questa buona causa per avere comportamenti sociali scorretti.
Sappiamo tutti che i media non raccontano tutta la verità, ecc, ecc.
In questo post non vi racconterò nulla che già sapete, ma piuttosto vorrei iniziare un dibattito propositivo, sperando di aiutare la collettività a trovare il prima possibile una soluzione.
Intanto oggi, mentre Letta era in un vertice con Hollande proprio sulla TAV Torino-Lione, a Roma vi sono stati episodi di violenza.
Da questi avvenimenti ho dovuto iniziare a rivalutare questa problematica, perché è evidente ormai che il movimento NO TAV sta fallendo.
Non dico che tutto ciò che ha fatto sia stato inutile ma, anzi, grazie ad esso l'opinione pubblica è molto più sensibilizzata.
Dico solo che è ora di cambiare perché, se si continua così, la linea TAV andrà avanti e probabilmente le proteste diventeranno sempre più accese.
Secondo il mio modesto parere, sono due i punti che andrebbero riveduti:
  1. il movimento nasce per protestare, non per proporre un'alternativa;
  2. nonostante il movimento conosca le alternative, le azioni si concentrano troppo sulla protesta e troppo poco sulla proposta.
La linea Torino-Lione nasce per un esigenza che DEVE ESSERE SODDISFATTA, in un modo diverso dalla costruzione di questa grande opera.
Questa esigenza è:
facilitare il transito di merci e passeggeri per tutta l'Europa
un'esigenza che anche a me è molto cara, perché il treno è ecologico, molto più dell'aereo, e sarebbe un vantaggio per tutti.
Per trovare un'alternativa valida c'è bisogno di una solida e affidabile progettazione, che sia estranea agli interessi politico-mafiosi, e per fare ciò sarebbe necessario un appoggio politico altrettanto propositivo.
L'unico modo per trovare un'alternativa al TAV è usare il nostro potere democratico in cabina elettorale, per creare una nuova classe politica, per innescare un processo democratico che coinvolga le migliori menti del paese e che le metta al servizio del bene della collettività, che dovrebbe essere il fine ultimo delle grandi opere.
Si dovrebbe smettere per un po' a manifestare "NO TAV" e iniziare con "PRO alternativa", alternativa che ancora non si è trovata e, se è stata trovata, non è stata presentata e diffusa con efficacia.
Nella pratica, se io andassi in giro a dire tutte le cose buone che potrebbe generare un'alternativa, credo che otterrei risultati migliori che andando a protestare raccontando tutti gli svantaggi del TAV.
Oggi risulterò una voce fuori dal coro, ma se non si cambia gli scontri porteranno a gravi conseguenze.
I cantieri partiranno a fine 2014 e un gruppo di persone, per quanto possa avere capacità e buona volontà, non fermerà la macchina politica e lobbistica con le solite armi.
Essere contro qualcosa, soprattutto quando si è dalla parte del bene, è del tutto inutile.
Bisogna entrare in politica, nelle fila del nemico, con candidati validi, è cambiare le cose democraticamente.
Giusto per precisare, DECIDERE DEMOCRATICAMENTE significa far convergere le decisioni di più persone possibile verso un unico intento, anche le decisioni chi prima del dibattito è contro la nostra causa.
Dobbiamo essere consapevoli del VERO POTERE DEMOCRATICO che possediamo, perché non siamo in dittatura.
Noi possiamo decidere solamente votando, senza che civili e militari si facciano del male.
Dobbiamo solo imparare a metterci d'accordo perché, se rimaniamo divisi, il nostro voto non conta proprio nulla.

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