A poco più di due settimane di distanza dagli arresti di massa nei confronti di alcuni manifestanti No Tav che la scorsa estate parteciparono alle manifestazioni in Val di Susa, il Movimento è tornato a farsi sentire domenica scorsa con un presidio davanti ai cancelli della casa di reclusione "San Michele", dove è attualmente ristretto l'attivista alessandrino Matteo Griego, detto "Mambo" . Un'iniziativa- hanno fatto sapere gli organizzatori- incentrata soprattutto sulla solidarietà nei confronti di tutti coloro che lo scorso 26 gennaio vennero arrestati, in Piemonte ma anche nel resto d'Italia, a seguito degli scontri con le forze dell'ordine nei pressi dei cantieri della Torino-Lione.
"La settimana appena trascorsa è stata quella del primo tribunale del riesame", si legge sul comunicato diffuso dai No Tav, "nessuno dei compagni è stato liberato. A Federico e Zeno sono stati concessi i domiciliari, mentre per Giorgio e Luca la domanda di scarcerazione è stata respinta. [...] A seguito delle numerose proteste che durante queste settimane si sono succedute all'interno del carcere delle Vallette rispetto alle condizioni di detenzione disumane, degradanti e indegne, iniziavano i trasferimenti della maggior parte dei compagni verso altri carceri piemontesi. Mambo, appunto, ad Alessandria, Giorgio a Saluzzo, Tobia a Cuneo, Luca ad Ivrea, Jacopo ad Alba. Divisi ed isolati", continua il comunicato, "allontanatati dal carcere delle Vallette, luogo che nelle ultime settimane aveva segnato diversi momenti di solidarietà tutti estremamente partecipati e che evidentemente hanno fatto tremare le gambe ha chi ha visto nelle urla, nella musica proveniente da fuori le mura, un pericolo enorme rispetto all'ordine e all'alienazione tipica del sistema carcerario. [...]La solidarietà è un'arma. Noi continueremo ad usarla. Ovunque e comunque".
Circa un centinaio di manifestanti si sono dunque raccolti sin dal primo pomeriggio nei pressi del carcere di San Michele e, sfidando le temperature sotto lo zero, hanno scandito slogan e steso striscioni per chiedere la liberazione di Griego. Non si sono verificati scontri nè tensioni con le forze dell'ordine presenti a monitorare la situazione.