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No, “Toro seduto” non può essere il nome di un panino!

Creato il 06 giugno 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Come si fa a dare il nome “Toro seduto” a un panino? Una ben nota catena di ristoranti, presente anche al centro commerciale CremonaPo, presenta nel menù anche il temibile panino dal nome di un leader nativo americano reso famoso dal cinema. Lo stile dei ristoranti è ispirato al cinema, al vecchio West, non troppo vecchio, dato che si trovano ai tavoli molti giovani.

La scelta del saloon come ambiente ha un suo fascino, tuttavia riesce difficile addentare un panino dal nome di un indiano d’America così famoso. Chi si mangerebbe un “Giuseppe Garibaldi”? Un “Giuseppe Mazzini”?

Un “Camillo Benso”?

A Woody Allen era piaciuta l’idea che un suo personaggio – Danny Rose – venisse ricordato e omaggiato dagli amici che dopo la sua morte gli dedicarono un panino, il “Broadway Danny Rose”. In quel caso il panino rientrava nello spirito allegro e un po’ commovente della commedia di Allen.

Toro seduto no, è un simbolo di un popolo martoriato, distrutto, perseguitato, ingannato, schiacciato e trasformato in icone superficiali e offensive, come l’indiano urlante. La voglia di usare gli indiani d’America come vittime designate da un genocidio benedetto da Dio e dal commercio non è finita. Solo negli ultimi anni il cinema si è convertito. La revisione storica sta diventando anche opinione diffusa, piano piano. Ma c’è anche chi delle vecchie vittime sacrificate al dollaro evidentemente sente ancora il bisogno.

 


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