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nobody knows the troubles I've seen

Da Guchippai
nobody knows the troubles I've seennessuno di quelli che mi stanno vicino ha la minima idea di come mi faccia sentire questa situazione. non ha senso sprecare fiato, ci sono cose che si possono capire solo se le si vive sulla propria pelle. per me, che sono orgogliosa e che ho sempre deciso in autonomia su certe cose, ogni minima ingerenza è una sofferenza; questo è quasi uno stupro. tuttavia il tempo è passato e le riflessioni di due anni hanno portato a un cambiamento nel mio modo di affrontare la questione. intanto ho accettato di non vedere mai riconosciuto ufficialmente il fatto che mi è stata fatta una gravissima ingiustizia. pazienza: se non lo fa un imbecille di un giudice, mi farò giustizia da sola. eppure, per quanto la ragione mi dica che alla fine andrà tutto bene, la ferita che ho dentro non si vuole richiudere. ci sono cose che non si possono perdonare nè dimenticare, si può solo sperare di imparare a non lasciarsi devastare da esse. in parte ci sto riuscendo, una larga parte direi, però resta un margine e penso che resterà sempre. e se c'è un aldilà, vedi solo di non capitarmi davanti. 

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