Cleopatra incontra Cesare - Jean-Leon-Gerome
Cleopatra (69 a.C. - 30 a.C.), era figlia del faraone Tolomeo XII Aulete. Fu l’ultima regina del Regno tolemaico d’Egitto e l’ultimo membro della Dinastia tolemaica. Il suo nome significa in lingua greca “gloria del padre”.
Era nota in tutto il mondo non solo per la sua bellezza ma anche per le sue arti amatorie che la rendevano irresistibile a tutti gli uomini.
Amante di Giulio Cesare da cui ebbe un figlio Cesarione, dopo il suo assassinio si legò ad Antonio e fu un grande amore che causò molte gelosie fra i senatori romani che l’accusavano addirittura di essere una strega.
Quando Antonio venne ferito a morte da Ottaviano, chiese di morire fra le braccia della sua amata regina e fu sepolto con tutti gli onori.
Cleopatra fu in seguito catturata da Ottaviano e realizzando che la sua fine era vicina, pose fine alla sua esistenza lasciandosi mordere da un’aspide e, mentre il veleno entrava lentamente in circolo nel suo corpo, rivedeva i momenti più importanti della sua vita:
… la sorpresa di Cesare nel vederla uscire srotolandosi da un preziosissimo tappeto orientale …
l’amore appassionato di Antonio, i suoi abbracci, i suoi baci, le sue tenerezze ……. ed infine un grande freddo.
Ma questo è quel che racconta la leggenda, st di fatto che, recentemente gli studiosi hanno messo in discussione il suo suicidio avvenuto con il morso di una Vipera aspis, sostenendo che si sia trattato di una finzione da lei stessa escogitata per rendere la sua morte degna di una grande sovrana, rendendola ancor di più una reincarnazione di Iside agli occhi del suo popolo.
Cleopatra, invece, si sarebbe fatta preparare del veleno (una miscela di oppio, cicuta e aconito), di cui era molto esperta, intimando alle sue sere di tramandare la famosa leggenda del morso del velenoso serpente.
Proprio per la sua esperienza in campo di veleni, Cleopatra era infatti consapevole che, se si fosse fatta mordere dall’aspide, la sua sarebbe stata una morte lenta e dolorosa, perché l’agonia sarebbe potuta durare anche più di trenta minuti.
Noci caramellate di Cleopatra
Ingredienti:
- 50 gr di farina di mandorle,
- 50 gr di zucchero,
- 1-2 cucchiai di acqua di arancio,
- 30 metà di gheriglio di noci,
- 50 gr di zucchero
Noci caramellate alla Cleopatra
Esecuzione:
Di questa ricetta si narra che sia stata decifrata da un geroglifico di epoca tolemaica e vi si leggeva anche che queste noci venivano servite come dessert in occasione di banchetti molto importanti, io non so se tutto cio’ corrisponde a realtà, ma vi propongo questa preoparazione non solo per la bontà, ma perche l’alto numero di calorie in essa contenute lascia pensare che la stessa Cleopatra l’offrisse ai suoi amanti quale corroborante per le estenuanti fatiche amorose a cui li sottoponeva.
Mescolate la farina di mandorle con lo zucchero, aggiungendo abbastanza acqua di arancio in modo da ottenere una pasta abbastanza densa, simile al marzapane.
Farcite con un po’ di questa pasta 2 gherigli di noce che poi adagerete su della carta oleata da cucina.
Sciogliete i 50 gr. di zucchero con qualche goccia di acqua e fate cuocere, fino quando non incomincerà a caramellare, e ad assumere cioè, un colore dorato. Togliete subito dal fuoco e ricoprite le noci con il caramello che, raffreddandosi le rinsalderà.