Magazine Diario personale

Noi e loro

Da Tabulerase

noi e loroSiamo a un mese dal voto e la campagna elettorale entra nel vivo. I candidati aumentano le apparizioni in tv, ci spiegano che se li votiamo faranno questo e quello e, perché li dovremmo preferire agli avversari. Ogni giorno tutti assistiamo al grande reality della politica italiana in cui ogni politico recita la sua parte.

C’è il qualunquista che snobba la tv, preferisce il web e la piazza, che ha creato un movimento estensione del suo blog che aumenta gli incassi ah, beh; sì, beh, lui non prende e mai prenderà il rimborso elettorale, ha fatto le parlamentarie, sì è vero sono state poco trasparenti ma, è stato l’unico a farle sul web, ah, beh; sì, beh; c’è l’impresentabile che a ogni tornata elettorale dice di rappresentare il nuovo, tanto che ogni anno invece di invecchiare, ringiovanisce; fra qualche anno farà la campagna elettorale con il ciuccio, ah, beh; sì, beh; c’è poi il candidato sopra le parti, tanto sopra da elevarsi con il Loden dai super poteri; lui sì che è il nuovo e, lui sì, il solo capace di riformare il Paese e, sì è vero, è alleato con Casini e Fini entrambi da 30 anni in Parlamento ma, loro sono stati gli unici che l’hanno appoggiato con più costanza nel suo impegno al governo ah, beh; sì, beh; poi c’è il giustizialista e chi mai poteva rappresentarlo se non un magistrato nel senso che è sceso, no salito, boh c’era la porta spalancata ed è entrato, è vero non si è dimesso ma anche se l’avesse fatto sarebbe stato sempre accusato di usare il suo potere per …, è vero anche che nella sua coalizione ci sono Diliberto, Ferrero e Di Pietro ma loro stanno dietro e poi sono stati oppositori del governo Monti ah, beh; sì, beh; infine c’è un partito e loro avevano, davvero, al loro interno una novità ma appena hanno capito che avrebbe, davvero, cambiato l’Italia quasi quasi hanno cercato di preferirgli il tacchino ma quello sta sempre sul tetto e allora, andiamo sull’usato sicuro, hanno detto, ah, beh; sì, beh .

Poi ci sono quelli che hanno studiato, hanno una laurea, un master e lavorano presso un call center; quelli che hanno cambiato tanti lavori alla ricerca di una stabilità, ancora a quarant’anni; quelli che hanno perso il lavoro a cinquant’anni e che non riescono a trovarne un altro, quelli che hanno una pensione e con quella devono aiutare i figli che non lavorano; quelli che fanno impresa e pagano le tasse ma, che non hanno gli stessi servizi che ogni impresa in Europa ha. Quelli che stanno dall’altra parte, insomma, che osservano tutto questo spettacolo: siamo tutti noi, cittadini, siamo maggioranza e ogni giorno recitiamo una parte, quella autentica, di uomini e donne. Loro non ci vedono, perché siamo ombre,  perché non ci facciamo sentire, forse dovremmo fargli una sorpresa.


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