Come prevedibile, dopo la scelta di chiudere la curva sud ai tifosi della Roma arriva la contestazione dai parte degli ultras romani che poco prima del fischio d’inizio, hanno dato vita ad un mini corteo.
Alcune centinaia di ultrà si sono radunate al Ponte Duca D’Aosta alle 13 davanti a un Olimpico blindato, per sfogare la loro rabbia i romanisti hanno fatto ricorso proprio a gli striscioni che hanno scatenato la sanzione. Il bersaglio dei manifestanti è stato in primis il presidente della Roma, Pallotta si è accattivato le antipatia dei tifosi per non aver contestato la scelta di chiudere la curva e guadagnandosi uno striscione solo per lui che recita «Pallotta maiale». Da buoni ultràs della Roma, qualche pensiero dedicato a Napoli non poteva di certo mancare: su alcuni striscioni si leggono frasi come «Noi non siamo napoletani» o la ben peggiore «Anche se sei l’unico rappresentante di una minoranza… la verità è verità».
Una protesta da parte dei tifosi è ammissibile ma, come al solito, le mele marce non perdono mai occasione di attizzare il fuoco, gli striscioni contro il Napoli sono stati quanto mai inopportuni e sono serviti solo a dimostrare che il messaggio che voleva essere inviato chiudendo le curve, non è stato recepito.