Ci provo e ci riprovo. Entro in libreria, cammino lungo le isole, guardo gli scaffali e… sbadiglio. Sulle isole, che dovrebbero contenere le novità più appetibili, vedo copertine di sconosciuti con fascette identiche a quelle dei vari King o Cussler. Copertine e copertine che si assomigliano, dai paranormal qualcosa agli urban boh, dai cloni delle sfumature a immagini che non suggeriscono minimamente il probabile contenuto del libro. Ma peggio di tutti è la guerra al ribasso. Bollini che gridano in faccia al lettore il prezzo irripetibile: fino allo scorso anno eran 9,90, quest’anno sono 5. Per tacere della magica colonna degli 0,99.
Tutto è in svendita, persino la lettura. Perché si faticava prima e si fatica ancor di più adesso a piazzare il libro in mano al lettore da ombrellone. Il sistema più rapido e allora la politica aggressiva della fascetta+bollino+copertina simile a quella della concorrenza.
E io sbadiglio, perché cercavo Don DeLillo e non lo trovavo. Dovevo scorrermi le costole dei libri, ordinati malamente. L’editore poteva trovarsi nello scaffale A e al contempo nel D, il genere era un po’ di qua e un po’ di là, e l’autore poteva essere a sua volta disperso in varie sezioni. Allora mi sono arreso, sono uscito e ho pensato che saran pure odiate le librerie on line, ci saran pure ‘ste stronzate dei profumi che si sentono in libreria, ma se vado su Amazon trovo subito quello che voglio e nessuno mi aggredisce come il peggiore dei piazzisti al mercato del Tempio.