Magazine Maternità

Nome in codice: "Mamma"

Da Miriam
Missione genitore. Che Dio abbia pietà di me.
Quando sei donna, giovane, con gli ovuli freschi freschi tutti i mesi e via dicendo... immagini quanto sarebbe stramegastupendo avere un figlio. Lo è. Tutti di diranno che lo è. Ma col ciuffo che ti dicono quanto sarà difficile, si certo, le mammine esperte raccontano di quanto è dura all'inizio: le poppate notturne, i dolori di pancia alla sera, i primi denti, le prime malattie, i primi e continuativi "NO" e i pannolini che sembrano armi chimiche. Tutte che parlano delle difficoltà fisiche dell'essere genitore,ripetono sempre quella parola "all'inizio..all'inizio", però raramente senti parlare delle difficoltà emotive. Il massimo che ti puoi sentir dire è che il sorriso del tuo bambino ti rende forte, felice e ti fa affrontare qualunque sacrificio. Verissimo. Tuo figlio distrugge mezza casa, tu sei furiosa guasta, lui ti guarda e sorride e tu come una cretina lo guardi, l'espressione del viso si addolcisce e gli dici: "Piccolo mio,lo so che non l'hai fatto apposta! Però non lo fare più eh!?!".
Ti ha inculato alla grande e tu ne sei pure contenta!
Torniamo alla parolina magica. A distanza di 10 anni, mi rendo conto che quando le care mammine mi dicevano "all'inizio" mi stavano prendendo per il culo. Non c'è una fine ma un susseguirsi di inizi senza sosta e possibilità di riprendere fiato.
Premetto,sono diventata madre a 17 anni. Ergo le mie difficoltà erano leggermente amplificate. Ciò nonostante mio figlio è vivo,io pure....tanto male non sono andata.
Breve descrizione del mio angioletto: piccolo saccente anticonformista, scalmanato, aperto sostenitore del gruppo rivoluzionario anti maestra, sempre detentore dell'ultima parola, giornaliero richiedente di giocattoli, pozzo infinito di idee folli. Dolcissimo, poeta (l'ultima poesia di natale ha fatto piangere una stanza piena di persone), protettivo, spiritoso e sempre sorridente, intelligente.
Un figlio nella norma direi...
Perché questo post. In questi giorni ho avuto modo di riflettere nuovamente su quanto è duro fare il genitore e sul fatto che un figlio ha sempre e costantemente bisogno della sua mamma.
Le notti in bianco non finiscono... neonato e tu non dormi, ragazzino e tu non dormi, adolescente e tu non dormi.
Causa allergia ai pollini da Marzo a Ottobre è un inferno. Naso chiuso e colante, tosse, occhi gonfi, prurito. Perciò antistaminico e spray nasale. Ventolin per gli attacchi più forti. Le vie respiratorie sono ostruite, i condotti delle orecchie che sono collegati alla gola e naso non si ripuliscono a dovere, ergo infezione all'orecchio. Antibiotico, aerosol mattina e sera. Lui piange e non dorme, io passo la notte sveglia a tenergli caldo l'orecchio.
Sei stanca,non dormi e lo fissi. Una carezza e pensi: "Dio mio quanto lo amo!!"
Piange, si lamenta,non ti fa dormire a volte si comporta pure da stronzetto...ma tu lo ami. Sempre. Lui lo sa e sei fregata!
Non esiste mestiere più difficile della madre ma ti rende sempre felice. La paga è fatta di baci, sorrisi e ti voglio bene mamma. Alla fine le notti in bianco non sono poi così brutte, stai sveglia e rifletti....

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