Magazine Maternità
Il Beduino non è proprio il prototipo del padre partecipe alla gravidanza, se vogliamo dirlo con un eufemismo.
Però devo anche aggiungere che il suo livello di partecipazione, emotiva e pratica, a questa seconda, è drasticamente scemato rispetto a quando aspettavamo Mimi. Sarà che ormai è tutto un déjà-vu, sarà che ha la testa altrove, tutto preso com'è dai suoi asfissianti pensieri quotidiani, sempre i soliti: l'attività che non va o va a singhiozzi, le tasse che strozzano, i debiti che si accumulano, le multe che piovono, il dipendente che si è infortunato, con grande tempismo e lungimiranza, proprio ora che non ci voleva, in concomitanza col mio ultimo mese di gravidanza...
Va be', diciamo che ho evitato di aggiungere a questa sua situazione emotiva il mio bel carico di paturnie, e nei limiti del possibile ho cercato di gestirmi la gestazione da me.
A maggior ragione perché lui dimostrava una certa insofferenza nei riguardi di alcuni argomenti scottanti. Tra questi argomenti c'era l'irrisolta questione del nome di Noemma, divenuto di mese in mese una vera e propria ossessione.
"Allora come la chiamiamo questa bambina?" Era la mia ciclica domanda, destinata a rimanere nel limbo delle domande indegne di risposta o considerazione, dato che la sua più comune si risolveva in una specie di grugnito, se era in vena di concessioni. Se no il silenzio.
Quindi ho smesso.
Ma ogni tanto ci riprovo.
- Sai, ci ho pensato: che ne dici se stavolta le diamo un nome italiano alla bimba?
- Ber esempio?
- Mah... non so... per esempio... Arianna.
- ARIANNA? Ma sei matta? Perché proprio Arianna scusa?
- Non so, mi piace... che c'è di male?
- Ma in arabo "ariana" vuol dire "nuda"! Come ti è venuto questo nome?
- Non è che me lo sono inventato io, eh! E' un nome classico, e si riferisce ad un personaggio del mito molto affascinante, la principessa Arianna, figlia del re di Creta Minosse...
- Boh! A me sembra stubido dare un nome di un personaggio inventato.
- Perché non capisci niente.
POI
- Allora che ne dici di Amanda?
- Amanda??? Ma che nome è?
- Un nome di buon augurio: significa "da amare".
- In che senso?
- In senso buono.
- Mah...
- Va bene, allora dimmi tu.
- Mi va bene tutto, scegli te.
(Grrrrr)
- Eleonora?
- ...
- Come Eleonora d'Aquitania: era una regina medievale e una gran donna di cultura.
- Così diventa secchiona come la mamma...
- Beh, che male c'è? Insomma, non ti piace?
- Boh... Bossiamo chiamarla Nuria: è quasi uguale, no?
- Ehm... Lascia perdere.
POI
- Insomma... stavo pensando al nome per Noemma...
- Mi sa che alla fine rimarrà Noemma...
- Certo: se non ci decidiamo! Mimi è molto più determinata di noi!
- Va bene allora chiamiamola Naima.
- Naima??? Ma che nome è?
- Somiglia a Noemma.
- Ma fa schifo! Mia figlia non si chiamerà né Noemma né Naima. E poi che significa Naima? Non vuol dire "formica"?
- Ma che! Quello è "namla"! Naima vuol dire "pulita"! E' molto diverso. Naima: nun-alif-ain...
- Ecco appunto: non voglio nomi con "ain" e altre lettere strane. E non voglio chiamare mia figlia "pulita". Al massimo Linda.
- Sgrunf... (grugnito di chiusura conversazione)
POI
- Sai, stavo bensando: mi biacerebbe scegliere un altro nome di fiore.
- (Molto timorosa) Per esempio...?
- Ber esempio Nasrin. Bello, no?
- Ehm... ma come ti è venuto 'sto nome? 'N se pò sentì! E non parliamo della pronuncia poi...
- Mi è venuto berché pensavo a un nome che facesse rima con Yasmin.
- E che senso ha dare un nome che fa rima con quello della sorella scusa?
- Berché Yasmin fa rima col cognome, e questa cosa mi biace molto.
(Uno dei motivi per cui ero perplessa già su Yasmin... ma come gli vengono certe idee?)
POI
- Ho pensato al nome di un fiore: Margherita.
- Così la chiamano Rita come la moglie di Giampiero...
- Senti, non è che possiamo espungere i nomi di tutti coloro che abbiamo conosciuto in vita nostra.
- Warda è un bel nome...
- WARDA??? Ma sei fuori??? Povera creatura!
- Ma vuol dire Rosa.
- Allora perchè non Opunzia, Ortensia, Papavera o Tulipana?
- Tulipana???
- Sto scherzando, scemo.
POI
- Margherita è proprio bello: come la regina Margherita di Valois, La Reine Margot...
- Ma berché sei fissata con i nomi di regine e principesse?
- Chi, io?
- Poi ti stupisci se tua figlia gira per casa con le tovaglie addosso e dice "Tono popio una bellittima pincipezza!"
- Va bene, allora proponi tu qualcosa.
- Va bene: Ahnan.
- HANNAN? Vuol dire "cesso"???
- Non "Hammam": A-H-NAN.
- Posso dare a mia figlia un nome che ogni volta che la chiamo devo fare lo spelling e esalare l'ultimo respiro? (Senza contare che rischio ogni volta di sbagliare e chiamarla "cesso")
- Ma non è difficile da bronunciare: A-H...
- Senti, lascia stare, come non detto: ci penso io.
POI
- E comunque ti avevo chiesto se ti andava bene un nome italiano a 'sta botta, e non mi hai ancora risposto.
- ...
- Poi continui a propormi nomi arabi assurdi.
- Tipo?
- Tipo quello dell'altra volta, com'era... Ah, sì: Maimuma!
- OMAIMA!
- Ecco appunto. Se non vuoi nomi italiani, dillo così evito la fatica di pensarci. E cercherò un compromesso. Non c'è bisogno di tirare fuori nomi improponibili.
- No, va bene anche italiano, basta che esiste anche in arabo. Ber esempio Sara. Va bene: chiamiamola Sara. Sara va bene a tutti e due, no?
- Cioè: hai già deciso tutto da solo.
- No, ma è bello Sara.
- Non mi dice niente. E poi è il quinto nome più diffuso in Italia.
- Boia! Hai già fatto delle ricerche!
- No: guardavo solo la classifica dei nomi.
- Allora Miriam.
- Ma sembra il nome di mia mamma!
- No: E' il nome di tua mamma.
- Più o meno...
- Va be': allora alla prossima mettiamo il nome della mia mamma.
- Ecco, proprio quello che non volevo. No: lasciamo fuori i nonni, per favore!
- Allora Nadia.
- Sì, bravo: come la maestra Nadia!
- E chi è?
- Una maestra di quando ero alle elementari. Dell'altra sezione, ma il figlio era in classe nostra e questo la autorizzava a venire sempre a romperci le palle.
- Ma che t'imborta? E' bello Nadia...
- E poi c'era pure la mia prima coinquilina... quella zozzona col suo cane piscioso e il suo coniglio che cagava ovunque...
- Allora bensaci tu, io mi sono rotto le balle!
(Come dargli torto...)
- Ho trovato il nome giusto!
- ... sto aspettando...
- Ho paura di dirtelo e poi tu me lo demolisci.
- Allora non dirmelo.
- Ranya.
- ...
- Beh?
- Ranya?
- Come... ehm... la regina di Giordania. Non ti piace? Vuol dire "colei che guarda con attenzione".
- Ah: guardona!
- No! Tipo: sguardo profondo.
- Boh!
- Ma è un nome arabo, no?
- Mai sentito.
- Ma come?
- Sarà inglese. Quella è nata da una madre inglese.
- Ma che dici: sono palestinesi.
- Boh!
- Ma insomma: esiste o no?
- Sarà un nome indiano, che ne so.
(Sob)
POI
- Ci ho pensato: Ranya non mi convince. Sembra Ryanair.
- Brobrio ora che mi stavo abituando.
- Ma allora ti piace!
- Ber me è uguale.
- Sarà. Finora non mi è parso.
- Va bene Ranya. Chissenefrega.
- Ma poi la chiameranno "ragno" o anche "rana".
- Ma tanto se andiamo a vivere in Libia...
- Mh... sì... vedremo. Poi ci sarebbe Leila.
- Laila.
- Leila.
- Mi sembra uguale.
- No Hasuna: sono due vocali diverse.
- Va bene. Chiamiamola Leila. E' carino.
- E' dolce.
- Sì, e poi è breve...
- ...
- ...
- Purtroppo...
- Sì?
- E il nome del cane di Ciro!
Da cui si evince che la colpa non è proprio tutta del Beduino...
Ma prima o poi ce la faremo eh! Non disperate!
Noemma... (Sob!) Ci stiamo lavorando...