Il 1° Maggio 2011 Papa Giovanni Paolo II è stato proclamato Beato da Benedetto XVI, suo successore in una Piazza San Pietro gremita di pellegrini, provenienti da tutto il mondo, festanti, commossi e felici per essere stati testimoni di un avvenimento di straordinaria grandezza spirituale ed umana nello stesso tempo. Dopo sei anni dalla sua morte, Giovanni Paolo II che ci ha accompagnato per 27 anni con la sua presenza fisica sulla Via, Verità e Vita indicata da Gesù Cristo, il primo maggio ha ricevuto il premio spettante ai Servi di Dio vissuti in maniera eroica, in odor di santità. E Giovanni Paolo II già in vita era considerato un Santo per il modo come aveva testimoniato la presenza del Cristo vivente nel mondo moderno.Fiumi d'inchiostro si sono versati per raccontare la sua vita; di semplice operaio, attore, poeta, teologo e professore universitario prima e di Papa, messaggero di pace poi. Di Lui si è detto tutto per cui non avrei null'altro da aggiungere se non una frase pronunciata da Benedetto XVI il giorno seguente alla sua elezione che ritengo possiamo fare nostra: " Mi sembra di sentire la sua mano forte che tiene la mia" e con un compagno di viaggio come Giovanni Paolo II possiamo affrontare con serenità disagi, pericoli e sofferenze che la vita terrena inesorabilmente frapporrà lungo il cammino che porta alla salvezza dell'anima. Questa frase dell'attuale Pontefice è la conseguenza di quella più famosa del suo predecessore che invitava gli uomini di buona volontà a non avere paura ad aprire le porte a Cristo: " Non abbiate paura! Aprite anzi spalancate le porte a Cristo!" ripeteva insistentemente esortando i giovani, verso i quali nutriva una particolare benevolenza, ad ascoltare la parola di Dio attraverso la voce e l'insegnamento del Suo figlio unigenito Gesù Cristo con profonda fede nella consapevolezza che anche la sofferenza fisica potrà essere intesa come una via per la santificazione per cui il suo modo di affrontare la malattia nell'ultima parte del suo pontificato, è diventato un modello per molti ammalati che traggono forza dal suo fulgido esempio. Sono certo che prestissimo saremo testimoni della Sua canonizzazione che lo eleverà definitivamente agli onori degli altari tra i Santi del Paradiso.
Magazine Religione
Il 1° Maggio 2011 Papa Giovanni Paolo II è stato proclamato Beato da Benedetto XVI, suo successore in una Piazza San Pietro gremita di pellegrini, provenienti da tutto il mondo, festanti, commossi e felici per essere stati testimoni di un avvenimento di straordinaria grandezza spirituale ed umana nello stesso tempo. Dopo sei anni dalla sua morte, Giovanni Paolo II che ci ha accompagnato per 27 anni con la sua presenza fisica sulla Via, Verità e Vita indicata da Gesù Cristo, il primo maggio ha ricevuto il premio spettante ai Servi di Dio vissuti in maniera eroica, in odor di santità. E Giovanni Paolo II già in vita era considerato un Santo per il modo come aveva testimoniato la presenza del Cristo vivente nel mondo moderno.Fiumi d'inchiostro si sono versati per raccontare la sua vita; di semplice operaio, attore, poeta, teologo e professore universitario prima e di Papa, messaggero di pace poi. Di Lui si è detto tutto per cui non avrei null'altro da aggiungere se non una frase pronunciata da Benedetto XVI il giorno seguente alla sua elezione che ritengo possiamo fare nostra: " Mi sembra di sentire la sua mano forte che tiene la mia" e con un compagno di viaggio come Giovanni Paolo II possiamo affrontare con serenità disagi, pericoli e sofferenze che la vita terrena inesorabilmente frapporrà lungo il cammino che porta alla salvezza dell'anima. Questa frase dell'attuale Pontefice è la conseguenza di quella più famosa del suo predecessore che invitava gli uomini di buona volontà a non avere paura ad aprire le porte a Cristo: " Non abbiate paura! Aprite anzi spalancate le porte a Cristo!" ripeteva insistentemente esortando i giovani, verso i quali nutriva una particolare benevolenza, ad ascoltare la parola di Dio attraverso la voce e l'insegnamento del Suo figlio unigenito Gesù Cristo con profonda fede nella consapevolezza che anche la sofferenza fisica potrà essere intesa come una via per la santificazione per cui il suo modo di affrontare la malattia nell'ultima parte del suo pontificato, è diventato un modello per molti ammalati che traggono forza dal suo fulgido esempio. Sono certo che prestissimo saremo testimoni della Sua canonizzazione che lo eleverà definitivamente agli onori degli altari tra i Santi del Paradiso.
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