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Non aprite quella porta

Da Maxdejavu
Anto

Anto

Se siete mamme in piena fase idilliaca con vostro figlio, di quelle che “la vita mi ha fatto un dono meraviglioso, ora tutto ha finalmente un senso” … di quelle che “se potessi ne farei altri tre”… non continuate a leggere questo post.

Io, che di figli ne ho due, sono sufficientemente satura, in questo momento, di ogni tipo di pianto, urlo, capriccio, delirio, “cos’avrà mai adesso? – sarà stanco, ha mal di denti, è stitico, è repressa, ha le mestruazioni (no, per quelle è presto)”.

Metti che un giorno decidi che, non potendo fare diversamente, te li devi portare in ospedale a trovare un’amica.

Il nano cade e nel volo si schiaccia la lingua coi molari appuntiti e fiocca sangue che manco il conte dracula…

L’altra pianta un casino che ora non mi ricordo neanche il motivo, ma sto iniziando a pensare che quattro anni fa ho dato alla luce l’Anticristo. Ha le sembianze di una donna, sappiatelo.

Metti che, in una colluttazione coi nani, ti ritrovi le calze sfilate, puff.. svampate! E giri per Cagliari che sembri una prostituta un po’ sciatta, e menomale che ti è passata la congiuntivite  senò col trucco colato… che bel donnino.

Metti che tuo marito abbia ormai una relazione col decespugliatore, tumultuosa, ma sempre relazione è! Già, perché pare che il suddetto aggeggio lo pianti in asso sempre sul più bello.. e mò si ingolfa, e mò è la candela e mò è finita la miscela. E allora vai a farlo sistemare da Efisio, poi da Gavino, poi da Antioco… (se fossimo stati in Puglia saremmo andati da Ciccìll, poi da Renzino e infine da Rocchìn!). Poi il tamarro, lo porta pure in casa, il decespugliatore, anziché lasciarlo in cantina, e così piovono Madonne.

Metti che hai intelligentemente deciso che la nana può dormire in alto sul letto a castello, e il nano in basso. Peccato che non avevi fatto i conti con le spondine varie e ti ritrovi spezzata di schiena a gestire i due letti, nonché le pisciatine notturne.

Son tre giorni che ho mal di schiena e mi sto imbottendo di farmaci che quasi mi inizia a piacere la sensazione. Manca l’alcool e sto a posto.

In questo momento non mi viene in mente altro, ma ci sarà materiale visto che inizieremo lo spannolinamento del nano.

In palio per chi sopravvive ricchi premi e cotillons.


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